Fiumi, laghi e acque costiere europei sono sempre più inquinati nonostante l’attenzione crescente per la qualità dell’acqua in UE. La valutazione della Commissione UE non lascia spazio a dubbi: solo una frazione dei corpi idrici superficiali sono in “buone” condizioni ecologiche.
In teoria, entro il 2027 tutti i 27 paesi UE dovrebbero raggiungere condizioni “buone” sul 100% delle acque superficiali. Ma è sempre più probabile che nessuno centri l’obiettivo.
Qualità dell’acqua in UE, i dati aggiornati
Nel 2021, la maggior parte (il 60,5%) dei corpi idrici superficiali del Vecchio Continente erano in cattive condizioni ecologiche. Dati ancora più preoccupanti quelli relativi alla contaminazione da sostanze chimiche pericolose. Risultano inquinati il 73,2% dei siti, in netto peggioramento rispetto al 66,5% di appena 6 anni prima.
La principale causa dell’inquinamento è la contaminazione diffusa da mercurio e altri inquinanti tossici, spiegano i rapporti pubblicati da Bruxelles, che tracciano l’evoluzione della qualità acque UE negli ultimi 6 anni e l’attuazione della direttiva quadro sulle acque, della direttiva sulle alluvioni e della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.
Ci sono, comunque, alcune tendenze positive. I paesi UE hanno migliorato la conoscenza e il monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei, gettando le basi per politiche più mirate e quindi efficaci. Hanno anche aumentato la spesa e migliorato l’applicazione della normativa UE in materia di acque.
La situazione, poi, è decisamente migliore quando si parla della qualità delle acque sotterranee. L’86% dei siti analizzati risulta in un buono stato chimico. Anche se l’inquinamento da nitrati, che dipende dalle attività agricole e in particolare dall’impatto dell’allevamento intensivo, sta compromettendo la qualità delle falde acquifere in molti paesi UE.
Per invertire le tendenze negative, la Commissione suggerisce 4 priorità:
- Migliorare il rispetto delle normative riducendo l’inquinamento da nutrienti e gestendo correttamente gli scarichi di acque reflue.
- Incrementare i finanziamenti per garantire un’efficace gestione delle acque.
- Promuovere il riutilizzo dell’acqua e l’efficienza idrica per ridurre lo sfruttamento eccessivo degli acquiferi.
- Misure più incisive contro l’inquinamento da sostanze chimiche.