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Progettare le infrastrutture verdi per combattere l’inquinamento atmosferico

Un gruppo di ricercatori ha identificato 12 tratti propri di 61 specie di alberi, che li rendono barriere potenzialmente efficaci contro lo smog urbano

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Uno studio dell’Università del Surrey ha fornito una guida su come progettare le infrastrutture verdi e quali specie arboree piantare per combattere l’inquinamento atmosferico urbano

(Rinnovabili.it) – La vegetazione può costituire una barriera utile per arginare l’inquinamento atmosferico, ma né la configurazione né la composizione arborea ottimali per le infrastrutture verdi sono attualmente chiare. È uno studio, pubblicato su npj Climate and Atmospheric Science, ad aver fornito una guida su quelle specie vegetali più resistenti e adatte ad essere utilizzate come arma contro lo smog.

Gli esperti di inquinamento atmosferico del Global Center for Clean Air Research (GCARE) del Surrey hanno rilevato la capacità delle barriere verdi di deviare e diluire gli inquinanti nell’aria e ridurre le concentrazioni di inquinamento atmosferico mediante cattura diretta. Esaminando la letteratura sulle infrastrutture verdi che influenzano la qualità dell’aria, con particolare attenzione alle barriere di vegetazione in ambienti a cielo aperto, la ricerca ha identificato “i principi per un’efficace progettazione della barriera. Infatti, viste le numerose lacune nelle informazioni fornite a quelle persone che si devono occupare di Green infrastructure – inclusi urbanisti ed architetti del paesaggio – i ricercatori hanno deciso di fornire informazioni chiare. Solo così sarà possibile decidere quali specie usare e, soprattutto, quali fattori considerare quando si progetta un barriera verde.

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Per fare chiarezza hanno identificato 12 tratti propri di 61 specie di alberi che li rendono barriere potenzialmente efficaci contro l’inquinamento. Questi tratti includono piccole dimensioni delle foglie, elevata densità del fogliame, alberi sempreverdi o semi-sempreverdi e alcune micro-caratteristiche come la rugosità delle foglie. I ricercatori hanno anche sottolineato che l’efficacia di una pianta come infrastruttura è determinata dal suo contesto ambientale. Quindi, per aiutare a prendere decisioni informate su quali alberi piantare e dove, hanno sviluppato un quadro di selezione delle piante migliori per combattere l’inquinamento dell’aria. Ad esempio in strade aperte le infrastrutture verdi – con le caratteristiche sopra citate – “dovrebbero essere poste sul ciglio della strada, con un’altezza minima di 2 metri […] al fine di schermare il flusso inquinante. Laddove lo spazio lo consente, devono essere attuate combinazioni di vegetazione a basso e alto livello (ad esempio una fila di alberi sopra una siepe contigua)”. 

Stiamo tutti rendendoci conto del fatto che l’inquinamento atmosferico, il suo impatto sulla salute umana e su quella del nostro pianeta sono questioni fondamentali del nostro tempo. L’inquinamento è responsabile di un decesso su nove persone ogni anno e questo  dato potrebbe peggiorare a causa della crescita prevista della popolazione”, come ha spiegato il professor Prashant Kumar, fondatore di GCARE presso l’Università del Surrey e autore dello studio.

Lo smog è “particolarmente preoccupante nelle aree urbane e, in futuro, sarà intensificato non solo dall’aumento della popolazione globale, ma anche “dalla crescente urbanizzazione e dagli impatti dei cambiamenti climatici sulle condizioni atmosferiche e sulla variabilità meteorologica”. È per questo motivo che le infrastrutture verdi “come barriere fisiche tra noi e gli inquinanti provenienti dalle nostre strade sono uno strumento promettente per proteggerci dal devastante impatto dell’inquinamento atmosferico”. La speranza dei ricercatori è che questa guida alla selezione delle specie utili in questo contesto e “la nostra consulenza su come piantare e utilizzare le infrastrutture verdi” sia utile “a tutti coloro che desiderano esplorare questa opzione per combattere l’inquinamento”. 

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