Lo scoppio di un serbatoio all’origine del maxi incendio dello stabilimento di 3V Sigma
(Rinnovabili.it) – “Al momento vi sono ricadute inquinanti solamente all’interno dello stabilimento”. Con queste parole, l’Arpav annuncia il cessato allarme per il maxi incendio scoppiato stamane a Porto Marghera. Il rogo si era rigirato alle 10.30 di mattina a causa dell’esplosione di un serbatoio presso lo stabilimento chimico 3VSigma. Sul posto sono state subito inviate otto squadre a terra dei Vigili del fuoco e il nucleo NBCR, gruppo specializzato negli interventi in cui esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche. Le notizie che arrivano dal luogo dell’incidente confermano per ora due feriti, entrambi ustionati e portati d’urgenza al pronto soccorso.
In queste ore il sindaco è intervenuto per invitare tutti i residenti della municipalità a rimanere in casa, con porte e finestre chiuse. Per garantire la sicurezza degli operatori è anche stata interdetta la viabilità per un raggio di 1,5 chilometri, deviate le linee del trasporto pubblico. In contemporanea è scattato il piano di emergenza esterno per monitorare ed eventualmente controllare un’eventuale dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche.
Sono stati prelevati campioni con canister nei pressi della ditta e si è poi proceduto a campionamento con alto volume sottovento all’incendio. Nel frattempo il personale dell’Osservatorio rischio industriale ha provveduto a ispezionare il sito.
Poco prima delle 14, dopo quasi quattro ore di intervento, la Protezione civile del Comune di Venezia ha notificato la messa in sicurezza e le sirene di allertamento hanno informato i cittadini del ritorno alla normalità. La Polizia locale ha comunicato che anche la viabilità è stata ripristinata.
Sull’incidente è intervenuto anche il ministro dell’ambiente Sergio Costa. “Sto seguendo attentamente quanto è accaduto nello stabilimento chimico di Marghera. Sono in continuo e stretto contatto con i soggetti competenti per verificare che non ci siano rischi ambientali”, ha dichiarato il ministro. “Ai feriti, alle loro famiglie e ai loro colleghi esprimo tutta la mia solidarietà. Occorre vigilare affinché episodi simili non si verifichino più: è fondamentale garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e la tutela dell’ambiente”.