I valori accettabili di PFOA e PFOS saranno 4 parti per mille miliardi
(Rinnovabili.it) – Per la prima volta, gli Stati Uniti adottano limiti agli PFAS nell’acqua potabile. E li fissano al livello più basso possibile. Le soglie dovrebbero entrare in vigore a fine anno e riguardano 6 tipi di ‘forever chemicals’. Lo ha annunciato ieri l’Epa, l’Agenzia per la protezione ambientale americana.
Si tratta di una classe di circa 14mila sostanze chimiche con molti impieghi industriali, anche per materiali alimentari, e sono definite ‘eterne’ perché non si decompongono naturalmente nell’ambiente. Sono ovunque, per esempio nei pesticidi e anche nella carta igienica. L’esposizione agli PFAS è correlata a molti problemi gravi di salute, tra cui cancro, problemi a fegato e tiroide e disfunzioni del sistema immunitario.
Una rivoluzione nel bicchiere
L’effetto del nuovo regolamento si farà sentire sulla salute degli americani. Ma i suoi riverberi arriveranno probabilmente anche nei CdA dei grandi inquinatori. Come? L’Epa obbliga le aziende municipali che gestiscono le risorse idriche a rimuovere le sostanze chimiche nocive dall’acqua. E queste aziende si potranno rivalere in tribunale sulle compagnie e gli enti da cui origina l’inquinamento da PFAS nell’acqua potabile.
Da giganti del settore chimico come DuPont alle Forze armate degli Stati Uniti, tutti questi soggetti potrebbero dover spiegare a un giudice perché inquinano. Una piccola rivoluzione, anche se con tempi incerti, ma pur sempre un possibile ribaltamento dei rapporti di forza consolidati.
Quali PFAS nell’acqua potabile saranno regolati negli USA?
I sei ‘forever chemicals’ regolati dall’Epa sono l’acido perfluoroottanoico (PFOA), l’acido perfluoroottano solfonico (PFOS), l’acido perfluoronanoico (PFNA), l’acido dimero esafluoropropilenico (HFPO-DA), l’acido perfluoroesano solfonico (PFHxS) e l’acido perfluorobutano solfonico (PFBS). Per i primi due, PFOA e PFOS, il limite e fissato a 4 parti per mille miliardi. Un valore al limite di quanto gli strumenti siano in grado di misurare in modo affidabile, ma comunque ancora troppo alto per tutelare adeguatamente la salute. La ricerca scientifica in materia, infatti, ritiene che non esistano limiti sicuri per la salute per gli PFAS nell’acqua potabile.