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I PFAS nel sangue causano anche una riduzione del sonno 

pfas nel sangue
Foto di Jen Theodore su Unsplash

I ragazzi con più alti livelli di PFAS nel sangue dormono fino a 80 minuti in meno degli altri

Uno studio condotto dalla Keck School of Medicine della University of Southern California (USC) ha rivelato un legame tra i livelli di PFAS nel sangue e la qualità del sonno nei giovani. Si tratta della prima ricerca a esaminare questa correlazione, identificando quattro tipi di sostanze per- e polifluoroalchiliche.

I PFAS, presenti in prodotti di uso comune e nell’acqua potabile, si accumulano nell’organismo e possono persistere nell’ambiente per decenni. Secondo i ricercatori, la maggior parte degli americani presenta livelli rilevabili di queste sostanze nel sangue. Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Advances e supportato dal National Institutes of Health (NIH), ha coinvolto 144 partecipanti di età compresa tra i 19 e i 24 anni.

Tra i sette tipi di PFAS analizzati, quattro – PFDA, PFHxS, PFOA e PFOS – sono risultati significativamente associati a una riduzione della durata o della qualità del sonno. I giovani con alti livelli di queste sostanze nel sangue dormivano in media 80 minuti in meno rispetto a chi presentava livelli più bassi. In particolare, il PFOS è stato collegato a difficoltà nel prendere sonno, mantenerlo e sentirsi riposati durante la giornata.

I risultati dello studio forniscono nuovi indizi sui meccanismi molecolari alla base di tali effetti. Gli studiosi hanno identificato sette geni influenzati dai PFAS che potrebbero contribuire ai disturbi del sonno. Tra questi HSD11B1, un gene che regola la produzione del cortisolo, l’ormone che controlla i ritmi di sonno-veglia.

Basteranno queste nuove scoperte a stimolare una maggiore regolamentazione dei “forever chemicals”? Divenuti ormai un pericolo pubblico, questi composti devono essere banditi al più presto. L’amministrazione Biden ha recentemente introdotto standard per 5 PFAS nelle acque e dato 3 anni di tempo alle autorità locali per fare un monitoraggio. In caso di sforamenti bisognerà intervenire entro 5 anni. Ma i forever chemicals dannosi per l’uomo sono più di 15.000, e il lavoro da fare è ancora molto.

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