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Pfas nei pesticidi, il 70% dei prodotti fitosanitari è contaminato

Pesticidi: 7 su 10 contengono Pfas, i forever chemicals
Foto di Erich Westendarp da Pixabay

6 pesticidi su 10 hanno livelli anche molto elevati di Pfos

(Rinnovabili.it) – Dei 10 pesticidi più diffusi negli Stati Uniti, 7 contengono tracce di Pfas, composti altamente tossici che vengono chiamati anche “forever chemicals” perché contaminano l’ambiente e gli organismi per tempi lunghissimi. E ben 6 su 10 hanno quantità elevatissime di Pfos, uno dei composti per- e polifluoroalchilici più durevoli e inquinanti.

Lo rivela uno studio condotto dalla Texas Tech University per valutare le possibili concentrazioni di forever chemicals nei raccolti agricoli dovute all’uso di insetticidi, su mandato del dipartimento per l’Agricoltura. “L’acido perfluorottano sulfonato (PFOS) è stato trovato in 6 delle 10 formulazioni con concentrazioni comprese tra 3,92 e 19,2 mg/kg, si legge nello studio, che si è concentrato su pesticidi usati per il cotone ma anche per cereali e altri alimenti e ha analizzato la presenza di Pfas in terreni su cui vengono impiegati regolarmente questi prodotti fitosanitari. L’Epa non ha fissato dei limiti per gli Pfas nei terreni, ma la soglia di sicurezza per l’acqua potabile è fissata a 0,02 mg/kg.

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Sebbene gli insetticidi testati siano comunemente utilizzati sul cotone, un prodotto agricolo non destinato al consumo umano, gli Pfas non si degradano in modo significativo nell’ambiente. Per questa ragione, “anni di uso continuo di Pfas e di pesticidi contenenti precursori di Pfas potrebbero portare a una concentrazione significativa di Pfas nel suolo”, si legge nello studio. E da qui entrare nella catena alimentare umana o animale. “Questo potenziale è stato osservato in tre campioni di colture alimentari (mais, fagioli e arachidi) coltivate in loco, anche se la fonte dei Pfas in questi campioni di colture non sembra essere il suolo”.

I forever chemicals sono una classe di sostanze chimiche largamente usate nei processi industriali per alcune loro proprietà, tra cui la resistenza termica e chimica. Proprio queste caratteristiche le rende difficili, se non impossibili, da smaltire quando entrano nell’organismo. Sono composti diffusissimi, che trovano impiego soprattutto per impermeabilizzare tessuti, per la carta alimentare, nella produzione di prodotti per la casa e di schiume antincendio.

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