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Pesticidi, chi è più esposto agli effetti nocivi?

Uno studio condotto negli Stati Uniti ha mostrato come le comunità nere e latine e i ceti più poveri siano più esposti ai pesticidi e alle possibili conseguenze sulla salute che ne derivano

pesticidi
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – L’inquinamento chimico non è un problema da ricchi. A dimostrarlo è un nuovo studio su pesticidi e ingiustizia ambientale negli Stati Uniti.

Il 90% dei pesticidi negli USA è utilizzato in agricoltura, l’83% dei lavoratori agricoli americani sono ispanici. Combinare questi due dati vuol dire approdare a una verità molto scomoda: esistono una serie di comunità che sono maggiormente esposte ai pesticidi. I rischi per la salute non sono quantificabili, ma si tratta di sostanze che prodotte allo scopo di uccidere o respingere parassiti. 

Questi lavoratori in qualche modo sono visti come sacrificabili“, ha detto Robert Bullard, co-autore del rapporto e direttore del Bullard Center for Environmental and Climate Justice presso la Texas Southern University. “Questo studio mostra la negligenza sistemica che [ha portato a] un’intera forza lavoro a diventare una sottoclasse, e non dà [alle comunità] lo stesso peso quando si tratta di salute e sicurezza.”

Lo studio

La ricerca è stata condotta dal Center for Biological Diversity, dalle Historical Black College e Università e dai movimenti a sostegno dei lavoratori dell’agricoltura e per la giustizia razziale.

Lo studio ha combinato i dati del CDC e dell’EPA. Le conclusioni mostrano un sistema definito di “ingiustizie strutturali”, che è composto da lacune di regolamentazione e mancanza di protezione per i lavoratori. Il risultato è una esposizione sproporzionata ai pesticidi per le persone di colore. 

I risultati sono emblematici: 12 dei 14 marcatori di pesticidi nocivi analizzati erano presenti nel sangue e nelle urine di neri e messicani americani. Le percentuali sono elevatissime: fino a 5 volte superiori di quelli trovati nei bianchi americani. 

Negli Stati Uniti la tutela dagli effetti dei pesticidi è regolata dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente. Gli standard di esposizione riguardano tuttavia solo il consumo di alimenti. Non c’è regolamentazione per quanto riguarda invece l’esposizione professionale, il che esclude da ogni protezione i lavoratori agricoli.

Chi è povero è più esposto

La ricerca ha inoltre rilevato tra i più esposti anche coloro che abitano accanto alle fabbriche di pesticidi o che sono costretti a usarli nelle proprie case. 

Anche questi numeri confermano i dati. In California, Louisiana, Georgia, Carolina del Sud, Tennessee, Arkansas e Missouri, la popolazione di colore è il 38%. Di questi, il 63% vive entro un miglio da uno dei 31 impianti di produzione dei pesticidi sanzionati a novembre 2021 dall’EPA per “significative violazioni” delle leggi a tutela dell’ambiente. 

Nemmeno le mura domestiche fungono da protezione: si utilizzano più pesticidi contro roditori o scarafaggi nelle abitazioni più a basso reddito. Si tratta spesso di edifici molto vecchi, che hanno scarsa manutenzione e sono molto più affollati della loro effettiva capienza. Secondo uno studio del 2002, nello Stato di New York, nell’80% di alloggi pubblici a basso costo si utilizzavano regolarmente pesticidi. 

Uno studio condotto sempre nel 2002 aveva rivelato che a New York il 30% delle donne afroamericane o domenicane incinte respiravano in casa aria contaminata da almeno otto pesticidi. Molti studi hanno documentato che l’esposizione ai pesticidi può influire negativamente sullo sviluppo del bambino e causare ritardi cognitivi, disturbi dell’apprendimento e comportamentali.