Anche a dosi subletali, alcuni insetticidi neonicotinoidi danneggiano direttamente i circuiti neurali delle api coinvolti nel senso dell’orientamento, limitando la capacità di ritrovare la direzione dopo deviazioni accidentali
Uno studio sull’effetto di sulfoxaflor e imidacloprid sul senso dell’orientamento delle api
(Rinnovabili.it) – I neonicotinoidi e i pesticidi di nuova produzione come il sulfoxaflor e l’imidacloprid fanno perdere l’orientamento delle api. Anche se gli impollinatori sono esposti a dosi subletali di questi insetticidi. Problemi di navigazione in volo e nel seguire le indicazioni delle compagne che aumentano la mortalità di questi insetti fondamentali per la biodiversità.
Lo afferma lo studio Chronic exposure to insecticides impairs honeybee optomotor behaviour pubblicato di recente su Frontiers in Insect Science. “Le api mellifere utilizzano informazioni visive sul movimento ad ampio raggio per calcolare la distanza che hanno percorso dall’alveare e queste informazioni vengono comunicate ai conspecifici durante la danza dell’addome”, il linguaggio con cui le api si trasmettono informazioni preziose sulle risorse scoperte nell’ambiente che le circonda. “Gli insetticidi per il trattamento delle sementi, compresi i neonicotinoidi e i nuovi insetticidi come il sulfoxaflor, mostrano effetti dannosi sulle api selvatiche e allevate, anche quando sono presenti in quantità subletali”, spiega lo studio.
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I neonicotinoidi sono una classe di pesticidi chimicamente simili alla nicotina e colpiscono gli insetti. In particolare gli impollinatori che sono fondamentali per la riproduzione delle piante e delle colture. Negli ultimi anni i neonicotinoidi e i pesticidi che li contengono sono stati criticati per aver contribuito al declino delle api. Molte ricerche hanno già dimostrato gli effetti nocivi dell’esposizione a pesticidi nella capacità di imparare e di memorizzare delle api. Il nuovo studio aggiunge un tassello in più. L’esposizione cronica a certi insetticidi danneggia direttamente anche i circuiti neurali coinvolti nell’orientamento. In particolare, colpisce la capacità degli insetti di “ricalibrarsi” dopo delle deviazioni accidentali dalla traiettoria prestabilita. Viene limitata, cioè, la risposta ottomotoria delle api.
Mentre la dose di insetticidi a cui le api oggetto dello studio sono state esposte erano subletali, “gli effetti risultanti sul comportamento a guida visiva sono stati drammatici”, rilevano gli autori. “Anche una piccola compromissione del rilevamento del movimento a largo raggio potrebbe avere enormi conseguenze sulla stabilizzazione del volo”, concludono.
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