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L’inquinamento causa 9 milioni di morti premature ogni anno

I dati suggeriscono che il vero numero di decessi prematuri associati all’inquinamento sia “molto più elevato di quanto attualmente riconosciuto”, conclude uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. L’inquinamento atmosferico, da solo, causa 7 mln morti l’anno. Tra i fattori che incidono in modo crescente c’è l’esposizione al fumo degli incendi, direttamente legato all’impatto della crisi climatica

Morti da inquinamento: sono 9 milioni i decessi prematuri ogni anno
Foto di Dominik Kiss su Unsplash

Le morti da inquinamento sono più di quelle per guerra, terrorismo, malattie infettive, droga e alcol messi insieme

Guerra, terrorismo, malaria, HIV, tubercolosi, droga e alcol. I decessi causati ogni da tutti questi fattori sono meno dei morti da inquinamento. Ogni anno si verificano in tutto il mondo 9 milioni di morti premature causate dalle diverse forme di inquinamento, che aggravano il peso delle malattie cardiovascolari. La presenza di inquinanti nell’aria è la voce più pesante: da essa dipende il 20% di tutti i decessi legati a queste malattie.

“Gli inquinanti hanno raggiunto ogni angolo del globo e colpiscono ognuno di noi”, commenta Jason Kovacic del Victor Chang Cardiac Research Institute, co-autore di uno studio sull’impatto globale dell’inquinamento pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology.

Morti da inquinamento, l’impatto globale

L’inquinamento atmosferico esterno e interno, da solo, è associato a oltre 7 milioni di decessi prematuri l’anno. Tra gli effetti più comuni, i ricercatori riscontrano infarti e ischemie: queste patologie cardiovascolari sono rappresentate in più della metà dei casi. E durante le ondate di calore, il rischio di mortalità associato a queste malattie del sistema cardio-circolatorio può aumentare anche del 10%.

L’intreccio con la crisi climatica, però, non avviene solo attraverso il fattore temperatura. Le ondate di calore sono un elemento noto, ma lo studio sottolinea il ruolo crescente di un altro aspetto per l’impatto sulla salute: l’esposizione al fumo degli incendi, che è associato all’infiammazione dei polmoni e alla compromissione della funzionalità cardiaca. I ricercatori stimano che i roghi siano responsabili di 339.000- 675.000 morti premature all’anno. Numeri destinati ad aumentare, soprattutto nelle regioni più soggette a questo fenomeno. Tra cui il Nord America. Solo negli Stati Uniti, calcola lo studio, si è registrato un aumento del 77% nell’esposizione al fumo degli incendi dal 2002.

Altre forme di inquinamento hanno un impatto più sottile, ma non meno problematico, sulla salute umana. L’inquinamento luminoso e acustico possono influenzare i ritmi del sonno, provocare infiammazioni e portare ad un aumento della pressione sanguigna e ad un aumento di peso, nota lo studio.

“Stiamo assistendo a incendi senza precedenti, temperature in aumento, rumore stradale inaccettabile e inquinamento luminoso nelle nostre città e all’esposizione a sostanze chimiche tossiche non testate nelle nostre case”, conclude Kovacic, “I dati suggeriscono che il numero di persone che muoiono prematuramente a causa di queste forme di inquinamento molto diverse è molto più elevato di quanto attualmente riconosciuto”.

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