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L’UE sborsa milioni di euro per progetti di miniere verdi, ma li dà a chi distrugge l’ambiente

Miniere verdi: fondi UE a aziende indagate per crimini ambientali
Foto di Curioso Photography su Unsplash

Nomi e numeri nell’inchiesta di Investigate Europe

(Rinnovabili.it) – Decine di milioni di euro sborsati dall’UE per progetti di “miniere verdi” finiscono nelle casse di compagnie minerarie accusate di inquinamento e abusi ambientali. Attraverso i programmi di finanziamento alla ricerca Horizon 2020 e Horizon Europe, avrebbe elargito con leggerezza questi fondi per accelerare il passo sul fronte delle materie prime critiche. Lo sostiene un’inchiesta di Investigate Europe.

Dal 2014, di questi progetti l’UE ne ha finanziati 95. Per un valore totale di 667 milioni di euro. In alcuni casi, il flusso di denaro è andato a ingrassare le casse di aziende che hanno o hanno avuto problemi per casi di reati ambientali e inquinamento collegati alle loro attività estrattive. Sia in Europa che in altre parti del mondo.

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Miniere verdi e danni ambientali

Secondo l’inchiesta, dall’analisi dei fondi Horizon per miniere verdi emergono casi eclatanti. Come quello della compagnia mineraria Cobre Las Cruces SA. I primi problemi giudiziari per l’azienda risalivano al 2008 e nel 2016 il tribunale di Siviglia ha condannato i suoi vertici a 1 anno di prigione e quasi 300mila euro di multa. Due i capi d’accusa fatti valere: contaminazione con arsenico della falda acquifera vicino a una sua miniera di rame e estrazione di un volume d’acqua superiore al consentito.

Eppure, tra 2015 e inizio 2016 l’UE ha premiato proprio Cobre Las Cruces con 7,8 milioni di euro per il progetto INTMET, di cui l’azienda era coordinatore. L’obiettivo dichiarato dal team di ricercatori e industria? “Massimizzare la resa del recupero dei metalli e minimizzare il consumo energetico e l’impatto ambientale”.

Non è certo l’unico caso in cui Bruxelles sembra aver tralasciato di considerare il casellario giudiziale dei partecipanti ai progetti Horizon approvati. La francese Eramet ha ricevuto 1,9 milioni di euro per 4 progetti Horizon e, allo stesso tempo, è sotto accusa per danni ambientali a terre e foreste delle comunità indigene indonesiane, legati allo sviluppo di Weda Bay, la più grande miniera di nichel del mondo.

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