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Inventata un’app che rileva le microplastiche nell’acqua

microplastiche nell'acqua
Foto di Vlad Kutepov su Unsplash

La ricerca dell’Università della British Columbia è una svolta per il problema delle microplastiche nell’acqua

Sono ormai ovunque: troviamo microplastiche nell’acqua, compresa quella in bottiglia, nel cibo, nell’aria che respiriamo. In una parola, nei nostri corpi. Eliminare questi pericolosi materiali è fondamentale. Ma lo è altrettanto riuscire a identificarli. Come fare? I ricercatori dell’Università della Columbia Britannica hanno una risposta. Il team ha sviluppato uno strumento portatile ed economico per misurare con precisione le plastiche rilasciate da fonti quotidiane, come bicchieri usa e getta e bottiglie d’acqua.

Dettagliato nella rivista ACS Sensors, il nuovo dispositivo utilizza etichettatura fluorescente per rilevare particelle di plastica di dimensioni comprese tra 50 nanometri e 10 micron, troppo piccole per essere individuate a occhio nudo. Abbinato a un’app, il dispositivo fornisce risultati in pochi minuti.

Il gruppo la descrive come tecnologia capace di operare “una rilevazione rapida ed economica di queste plastiche, che potrebbe contribuire a proteggere la nostra salute e gli ecosistemi”.

Come rilevare le microplastiche nell’acqua con un metodo low cost

Le nano e microplastiche derivano dalla degradazione di materiali plastici come contenitori per il pranzo e utensili. Sono particolarmente preoccupanti per la salute umana per la loro capacità di assorbire tossine e penetrare le barriere biologiche.

Tradizionalmente, il rilevamento di queste plastiche ha richiesto personale specializzato e apparecchiature costose. Invece stavolta è stato fatto un passo avanti. Il team canadese ha creato una piccola scatola, biodegradabile e stampata in 3D. Dentro, ha inserito un microscopio digitale wireless, una luce LED verde e un filtro di eccitazione. L’analisi viene effettuata utilizzando un software MATLAB personalizzato con algoritmi di apprendimento automatico. I risultati sono visualizzati e misurati tramite uno smartphone o altro dispositivo mobile.

I risultati dei test sull’acqua

Per dimostrare l’efficacia, sono stati testati bicchieri di polistirene riempiti con acqua distillata bollente. I risultati hanno mostrato il rilascio di centinaia di milioni di particelle di plastica di dimensioni nanometriche. Ogni test costa solo 1,5 centesimi e il dispositivo potrebbe essere adattato per rilevare diversi tipi di plastica.

Ora i ricercatori sperano di commercializzare la loro invenzione per applicazioni pratiche. Per ridurre l’ingestione di plastica, tuttavia, è importante considerare alternative come il vetro o l’acciaio inossidabile per i contenitori alimentari.

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