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Trovate microplastiche nel cuore dei pazienti dopo intervento chirurgico

microplastiche nel cuore
Via depositphotos.com

Diversi prodotti medici utilizzati per la chirurgia potrebbero rilasciare microplastiche nel cuore

(Rinnovabili.it) – Sta facendo molto rumore uno studio, pubblicato dalla prestigiosa rivista Environmental Science & Technology, secondo cui a seguito di interventi chirurgici sono state trovate microplastiche nel cuore dei pazienti.

Ci ha lavorato un team di 12 ricercatori, che da tempo studiano il campo della medicina cardiovascolare. La maggior parte viene da istituzioni accademiche cinesi, mentre uno lavora con l’Università di Sydney.

Il team ha identificato otto tipi di plastica utilizzati negli interventi cardiaci. I prodotti medici con componenti in plastica sono diversi: ad esempio tubi, siringhe o la pellicola protettiva per le incisioni chirurgiche che protegge dalle infezioni. I 15 pazienti esaminati dallo studio hanno affrontato differenti operazioni: dall’innesto di bypass alla sostituzione della valvola mitrale, dalla sostituzione della radice aortica all’ablazione chirurgica della fibrillazione atriale, fino a una valvuloplastica tricuspide.

Visto il campione ridotto, si è trattato di uno studio pilota. Che tuttavia fa molto discutere e porterà a successivi approfondimenti. Le prove preliminari infatti sono sufficienti per giustificare uno studio su scala più ampia e quindi una preoccupazione di fondo

Dove si annidano le microplastiche

I ricercatori hanno esaminato campioni di tessuto del cuore e delle strutture circostanti, tra cui sei campioni di pericardio (la membrana che racchiude il cuore), altrettanti di tessuto adiposo sulla superficie del cuore sotto il pericardio, undici campioni di tessuto adiposo situato appena fuori dal pericardio, tre di muscolo cardiaco, cinque di appendici atriali sinistre e sette paia di campioni di sangue venoso prima e dopo l’operazione.

Le microplastiche non erano presenti dappertutto. Tuttavia nove tipi di microplastiche sono stati trovati in cinque tipi di tessuto. Il frammento più grande misurava quasi mezzo millimetro di diametro. Nove tipi di microplastiche sono state rilevate anche nei campioni di sangue, con un diametro massimo di 184 micrometri. Dopo l’intervento, è cambiata la distribuzione di questi frammenti, sia per tipologia che per dimensione.

Ulteriori ricerche saranno necessarie per capire l’impatto, ma sicuramente da oggi l’attenzione sul problema crescerà.

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