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L’accordo globale per tagliare la produzione di plastica? “Non sarà sufficiente”

Produzione di plastica: senza interventi, il G20 raddoppia entro il 2050
Foto di Nik su Unsplash

La produzione di plastica nei paesi G20 passerebbe da 269 a 450 mln t entro metà secolo

(Rinnovabili.it) – Nei primi 20 anni di questo secolo, la produzione di plastica a livello mondiale è raddoppiata raggiungendo i 460 milioni di tonnellate l’anno. Se non mettiamo un freno, entro il 2050 la quota prodotta dai paesi del G20 raddoppierà ancora. Ed è inutile continuare con programmi frammentati di potenziamento del riciclo e di messa al bando della plastica monouso: la soluzione non può che passare da un accordo globale, come quello in cantiere dall’anno scorso.

Lo afferma uno studio di Back to Blue, un’iniziativa per limitare la produzione di plastica nel mondo promossa da Economist Impact e The Nippon Foundation. Peak Plastics: Bending the consumption curve, per la prima volta, calcola l’impatto delle diverse politiche sulla plastica di cui si sta discutendo ai negoziati dell’accordo globale sotto l’egida dell’Onu. E indica una via molto chiara: serve più ambizione.

Come fermare la produzione di plastica globale

“L’insieme di queste politiche rallenta la crescita del consumo di plastica, ma non sarà sufficiente a raggiungere il picco entro il 2050, il che illustra la portata della sfida che ci attende”, sintetizzano gli autori. “Se i negoziatori non riusciranno a concordare alcun intervento politico, prevediamo che il consumo di plastica nei Paesi del G20 oggetto di studio raddoppierà quasi entro la metà del secolo”. Passerebbe cioè dai 269 mln t del 2019 a oltre 450 mln t nel 2050. I paesi G20 valgono circa metà della produzione di plastica globale.

Combinando le tre principali politiche in discussione – messa al bando della plastica monouso, responsabilità estesa per i produttori e una tassa sulla produzione di resina vergine – lo studio calcola che il tasso di crescita della produzione scenderebbe da 1,73 a 1,25 entro metà secolo. Ci sarebbe, cioè, ancora una crescita e a ritmi sostenuti.

“Per piegare la curva di crescita dei consumi verso il basso entro la metà del secolo, saranno necessarie condizioni più severe di quelle prese in considerazione – ad esempio, una portata più ampia del divieto di utilizzo delle materie plastiche e aliquote più elevate di carbon tax sulla produzione di plastica – o misure aggiuntive, conclude lo studio.

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