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La minaccia dei pesticidi PFAS che l’UE non vuole vietare

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Foto di Mirko Fabian su Unsplash

Le istituzioni pensano di bandire queste sostanze, ma dal divieto sfuggirebbero i pesticidi PFAS

(Rinnovabili.it) – Spesso la contaminazione da PFAS è considerata “accidentale”. Nessuno però racconta che esiste una fonte “intenzionale” e diffusa di inquinamento da PFAS: i pesticidi PFAS

Nello specifico, oggi il 12% dei principi attivi sintetici autorizzati per l’uso come pesticida nell’Unione Europea sono PFAS. Si tratta di 37 sostanze contenenti forti legami carbonio-fluoruro, che ne aumentano la persistenza nell’ambiente, o dei loro prodotti di degradazione (i metaboliti). Questi principi attivi vengono deliberatamente spruzzati sui campi europei, contaminando il nostro cibo, l’acqua e l’ambiente. 

L’allarme è contenuto in un’indagine di Générations Futures e Pesticide Action Network Europe.

“Le nostre organizzazioni rivelano la presenza di PFAS nei pesticidi”, spiegano le ONG in una nota. “Queste sostanze pericolose sono esentate dalle prossime restrizioni europee, mentre il loro utilizzo in agricoltura è in aumento. È necessaria un’azione immediata per farli bandire. Negli ultimi tempi, la preoccupazione del pubblico riguardo alle sostanze per- e polifluoroalchiliche è aumentata, principalmente a causa del loro diffuso inquinamento e delle loro proprietà tossiche. I PFAS sono inquinanti pericolosi e persistenti che minacciano la nostra salute e l’ambiente”. 

Il ruolo delle multinazionali 

Il dossier delle associazioni mostra che i dati di vendita di queste sostanze in Francia mostrano una crescente popolarità dei pesticidi PFAS. Tra il 2008 e il 2021, sono triplicate. “Questo indica una massiccia irrorazione di pesticidi PFAS in campi aperti”, spiegano PAN Europe e Générations Futures, “che porta a una significativa esposizione dei cittadini e dell’ambiente”. Le aziende sono ben consapevoli del problema, denunciano, ma i produttori di pesticidi come Bayer, Syngenta e BASFnascondono le proprie responsabilità dietro la mancanza di regolamentazione”. 

Norme troppo deboli

Infatti, mentre è nota l’intenzione dell’Unione Europea di vietare i PFAS attraverso una normativa specifica, i pesticidi PFAS sono stati esclusi. La ragione è che sarebbero regolamentati dal Regolamento UE sui pesticidi. Ma siccome quest’ultimo è troppo lasso, risulta impossibile bloccarli. Infatti, per il regolamento la persistenza non è un criterio sufficiente per un divieto. Inoltre, non valuta l’impatto dell’effetto cocktail, tipico dei formulati e peggiore di quello del mero principio attivo. Queste e altre falle nella normativa, se non saranno tappate, permetteranno alle aziende di vendere i “forever chemicals” dentro i prodotti fitosanitari anche con un divieto europeo.

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