Rinnovabili • Disastro ambientale: sentenza storica su Shell per l’inquinamento nel delta del Niger Rinnovabili • Disastro ambientale: sentenza storica su Shell per l’inquinamento nel delta del Niger

La fuoriuscita di petrolio che ha scritto la storia della giustizia ambientale

Si chiude con un accordo tra la major olandese e l’ong Friends of the Earth uno dei processi più famosi in fatto di giustizia ambientale. Quattro contadini nigeriani hanno vinto contro il colosso petrolifero in una causa per oil spill avvenuti tra il 2004 e 2007

Disastro ambientale: sentenza storica su Shell per l’inquinamento nel delta del Niger
credits: Dennis Larsen da Pixabay

L’anno scorso la condanna a Shell per la fuoriuscita di petrolio nel delta del Niger

(Rinnovabili.it) – Il 10 ottobre 2004 l’acqua del villaggio di Goi è diventata nera. Una vecchia pipeline di Shell che passa nei pressi, costruita negli anni ’60, aveva iniziato a perdere petrolio. Il leak fu fermato solo dopo tre giorni, anche perché l’oleodotto ormai non era più usato da 10 anni dalla compagnia olandese. Che aveva abbandonato quella parte di delta del Niger a causa dell’insurrezione armata. In quelle 72 ore, però, la fuoriuscita di petrolio sversato -in tutto 20mila litri- aveva contaminato l’ambiente e ne era nato un incendio che si era già divorato 16 ettari di foresta di mangrovie.

15 milioni per la fuoriuscita di petrolio

Per questo episodio e per altri simili avvenuti a Oruma e Ikoot Ada Udo tra il 2004 e il 2007, la Shell pagherà compensazioni alle comunità locali per 15 milioni di euro. Lo annuncia la stessa compagnia in una nota congiunta con Friends of the Earth, l’ong ambientalista che ha supportato i cittadini nigeriani, quattro contadini, nella causa legale. Un procedimento che ha scritto una parte importante della storia della giustizia ambientale.

La compensazione risponde alla sentenza storica di un tribunale olandese, la Corte d’appello dell’Aia, che a febbraio 2021 aveva condannato per la prima volta non solo la sussidiaria locale per le operazioni in Nigeria -la Shell Petroleum Development Company of Nigeria Ltd- ma anche la stessa major petrolifera. Un caso che stabilisce un precedente e apre nuove prospettive per molti procedimenti giudiziari in corso e futuri.

Con questi 15 milioni, Shell e Friends of the Earth si accordano per chiudere definitivamente la vicenda: non ci saranno altre compensazioni. Oltre ad aprire il portafogli, la compagnia multinazionale ha installato un sistema di allerta in caso di fuoriuscita di petrolio sull’oleodotto.