La ricerca di Openpolis e di altri membri dello European data journalism network
(Rinnovabili.it) – L’Italia non è solo uno dei paesi più inquinati d’Europa. È anche uno dei pochi dove le concentrazioni di particolato sottile (PM2.5) non sono scese negli ultimi 5 anni. A portare il Belpaese in testa alla classifica per la peggiore qualità dell’aria è soprattutto l’inquinamento in pianura padana. Sono concentrate qui 8 delle 10 province con più polveri sottili di tutto il continente. Lo rivela una ricerca condotta da Openpolis insieme ad altre 6 redazioni dello European data journalism network (Edjnet), sotto la direzione di Detusche Welle.
I numeri dell’inquinamento in pianura padana
I risultati peggiori disegnano un triangolo lombardo: Milano, Cremona e Monza hanno tutte valori di PM2.5 superiori a 21 milligrammi per metro cubo (µg/m3), laddove i limiti superiori di sicurezza stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono 5 µg/m3. Dati, questi, che superano persino quelli delle aree più inquinate della Polonia.
Ma a differenza della Polonia, la qualità pessima dell’aria italiana pesa sulla salute di molte più persone. Quasi un quinto degli italiani, oltre 10 milioni di persone, vive in zone dove la concentrazione di PM2.5 è almeno 4 volte superiore a quella raccomandata dall’OMS. In Polonia la percentuale si ferma al 2,2%, meno di 1 milione di persone.
E alcune delle province in pianura padana con più inquinamento sono tra quelle, in Europa, dove i valori di PM2.5 sono aumentati di più dal 2018 a oggi. In particolare questa è la situazione a Vicenza, che registra un incremento di 2,3 µg/m3, e Varese, con un aumento di 1,95 µg/m3 in 5 anni. Su trend analoghi, anche se meno marcati, ci sono solo alcune aree del Portogallo e della regione di Atene.
Il 98% degli europei respira troppi PM2.5
I livelli di inquinamento in pianura padana sono in netta controtendenza con quanto sta accadendo nel resto del continente. Dove i PM2.5 sono generalmente in calo, anche se di poco. Solo 4 dei 27 paesi UE ha dei valori nazionali in crescita (soprattutto Irlanda e Portogallo, con Spagna e Svezia più staccate). In Italia, come in Finlandia, a livello nazionale la curva dell’inquinamento è rimasta piatta. Tra i paesi con le performance migliori si trovano la Repubblica Ceca con -4,2 µg/m3 e proprio la Polonia con -3,6 µg/m3. Ma quasi ovunque i dati superano i limiti OMS: respirano troppi PM2.5 98 europei su 100.