Secondo le rilevazioni delle Golette di Legambiente peggiora l’inquinamento dei mari e dei laghi della nostra Penisola con il 36% di campioni raccolti risultato oltre i limiti di legge
Ogni 76 km di coste si incontra un punto inquinato fuorilegge
Si è concluso con un risultato poco rassicurante, il viaggio di Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2024 il progetto di Legambiente che annualmente controlla la qualità ed il livello di inquinamento di mari e laghi italiani. Accanto ai problemi provocati alle aree costiere e rilevati dal Rapporto Spiagge 2024, l’azione dell’uomo e quella climatica arrivano a compromettere anche la salute del Mar Mediterraneo e dei tanti bacini d’acqua dolce che qualificano la nostra Penisola.
L’inquinamento nei mari italiani
A minacciare la salute dei mari e dei laghi italiani sono la mancanza di depurazione, gli scarichi abusivi, l’inquinamento. Problemi che si affiancano all’accelerazione della crisi climatica che con le piogge sempre più intense, compromette i sistemi di depurazione.
Secondo le rilevazioni di Legambiente, dei 394 punti campioni raccolti tra giugno, luglio e agosto in 19 Regioni, il 36% dell’inquinamento di mari e laghi italiani è risultato “oltre i limiti di legge”. Con 101 campioni definiti addirittura “Fortemente Inquinati”.
La preoccupazione maggiori arriva dalla salute del mare italiano dove, in media, si registra un punto campione inquinato ogni 76 km di costa. Un trend in triste crescita rispetto al 31% fuori limite del 2022, il 36% del 2023 e un inquinamento dei mari salito al 37% di punti oltre il limite di quest’anno.
Insomma un terzo dei 265 campioni analizzati solo nei mari in 15 Regioni costiere risulta inquinato. Nello specifico il 25% dei campioni è risultato “Fortemente inquinato”, mentre il 12% “Inquinato”. Il 63% sono risultati invece “Entro il limite”.
Per quanto riguarda i laghi italiani invece sono 39 quelli analizzati in 11 regioni monitorati da Goletta dei Laghi 2024 di Legambiente. Dei 129 campionamenti raccolti, il 67% è risultato “Entro il limite”, il 28% “Fortemente inquinato” e il 5% “Inquinato”.
Le aree più critiche e la crisi climatica
Ma quali sono i punti critici che determinano una situazione così preoccupante? Secondo Legambiente le problematiche maggiori si riscontrano alle foci di fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano nei mari e nei laghi, dove si sono concentrati il 47% dei prelievi di campioni effettuati dalle Golette. Qui, ben 109 campioni sui 185 (59%) sono risultati “oltre i limiti”.
Ad accentuare il problema dell’inquinamento dei mari italiani e dei laghi si aggiunge la crisi climatica. Nel 2024 si è passati dall’emergenza siccità che ha colpito il Sud Italia con laghi quasi in secca, al problema delle piogge estreme che hanno messo a dura prova gli impianti di depurazione nel Nord Italia; dalla tropicalizzazione del Mar Mediterraneo fino all’invasione delle specie aliene come il granchio blu.
Tuttavia, è bene sottolineare che i campioni raccolti nella acque lacustri e marine nelle aree di maggior afflusso di bagnanti, hanno mostrato miglioramenti rispetto al passato: solo il 14% dei campioni raccolti (30 su 208) ha ricevuto un giudizio negativo in base all’analisi di Goletta
“I risultati di Goletta Verde e dei Laghi – aggiunge Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, – risentono spesso anche delle differenti condizioni metereologiche avute nei mesi estivi di questi ultimi due anni, in cui si è passati da una condizione di siccità dominante in tutto il territorio del centro nord della penisola, con fiumi in secca e canali prosciugati, ad un’estate come quella in corso che è stata caratterizzata invece da frequenti ed abbondanti piogge che possono aver mandato in sofferenza gli impianti di depurazione“.