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Inquinamento dell’aria: in arrivo riduzioni dei limiti di velocità e ZTL a tempo

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Il 30% delle città italiane sfora i limiti europei di inquinamento dell’aria

(Rinnovabili.it) – Tempi duri per gli amanti della guida sportiva. Il testo del nuovo decreto “salva infrazioni”, così ribattezzato per il suo obiettivo di evitare sanzioni UE, permetterà un abbassamento dei limiti di velocità per ridurre l’inquinamento dell’aria

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 giugno, il decreto anticipa la riforma del Codice della strada promessa dal Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. All’articolo 9, si trovano le nuove disposizioni per migliorare la qualità dell’aria contrastando l’impatto del traffico veicolare.

Il testo è scritto in burocratese, ma non lascia spazio ad equivoci: “Nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano […], gli enti proprietari o gestori dell’infrastruttura stradale, possono disporre riduzioni della velocità di circolazione dei veicoli, anche a carattere permanente, sulle strade extraurbane […], limitatamente ai tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi”.

Ma non c’è soltanto questo. Per decongestionare i centri abitati, gli enti locali potranno fare andare oltre la classica ZTL. Sarà possibile mettere in piedi delle “ZTL a tempo”: in questi casi, anche chi sarà abilitato all’ingresso potrà circolare nell’area per un tempo limitato. Le amministrazioni potranno perfino differenziare i tempi massimi di permanenza, a seconda del veicolo. I più nuovi e meno impattanti avranno vita più facile, per gli altri sarà sempre più complesso entrare in centro. 

Il governo insomma corre ai ripari per tamponare una situazione di inquinamento dell’aria che nel nostro paese eccede i limiti in molte città. Secondo il report di Legambiente sullo stato della qualità dell’aria nelle città italiane, alcuni centri come Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia vivono una situazione particolarmente critica. Complessivamente però, quasi il 30% delle città è al di sopra dei valori limite.

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