I dati sull’inquinamento da pneumatici effettuati su 14 marche diverse
(Rinnovabili.it) – Gli pneumatici dei veicoli inquinano anche 2000 volte di più dei gas di scarico. Liberando nell’ambiente centinaia e centinaia di sostanze chimiche, molte delle quali note per il loro potenziale cancerogeno. È la conclusione a cui è arrivata Emissions Analytics passando al vaglio le prestazioni di 250 tipi diversi di gomme in un’analisi accurata dell’inquinamento da pneumatici.
I test su strada sono stati effettuati su 14 marche diverse di gomme auto. Per rilevare l’impatto dell’inquinamento da pneumatici, Emissions Analytics ha usato diversi sistemi, tra cui la misura della differenza di peso delle gomme prima e dopo il test e le rilevazioni di uno speciale sistema di monitoraggio che raccoglie le particelle di gomma appena si staccano mentre l’auto è in marcia. In questo secondo caso, il sistema usato permette di verificare le particelle fino a 6 nanometri di dimensione.
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Risultati? Gli pneumatici hanno prodotto in media 36 milligrammi di particelle ogni chilometro percorso. Si tratta di una quantità 1850 volte maggiore rispetto agli 0,02 mg/km che, in media, vengono espulsi tramite i gas di scarico. La maggior parte di queste particelle è sufficientemente piccola da restare in sospensione in atmosfera. E percorrere centinaia di km prima di disperdersi nell’ambiente.
La miscela delle gomme, però, non è sempre uguale. E questo permette di avere già adesso a disposizione degli strumenti semplici e immediati per ridurre l’inquinamento da pneumatici. “Le ricerche condotte finora dimostrano che i pneumatici meno tossici sono un terzo di quelli peggiori”, scrive Emissions Analytics. “Pertanto, gli pneumatici non solo variano in modo significativo nei tassi di usura, ma anche nella composizione chimica e nella tossicità. Ciò indica potenzialmente un modo efficace per ridurre l’usura e la tossicità attraverso incentivi economici e normative”.
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Ma su questo fronte, i regolatori sono quasi all’anno zero. Qualcosa si muove negli Stati Uniti, dove alcuni paesi come la California stanno prendendo provvedimenti soprattutto dopo che alcuni studi hanno legato all’inquinamento da pneumatici una quota sostanziale delle microplastiche disperse in acqua. In Europa, invece, il tema non è molto alto in agenda.