Il sondaggio annuale di IQAir sull’inquinamento da PM2.5 raccoglie dati da oltre 30mila stazioni in tutto il mondo
(Rinnovabili.it) – La città con la peggiore qualità dell’aria in Italia è Milano. Il capoluogo meneghino nel 2022 ha registrato una media annuale di 28,6 µg/m3 di polveri sottili. Un valore quasi 6 volte superiore ai limiti consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità per l’inquinamento da PM2.5. Bergamo e Brescia sono anch’esse verso la coda della classifica con 17,6 e 19,3 µg/m3. Peggio fa Padova con 23,5 µg/m3, mentre valori di particolato leggermente migliori si trovano a Trento (14,8 µg/m3) e Torino (7 µg/m3, ma in periferia sud, zona Gerbido, i valori salgono a 17,3 µg/m3).
Sono i dati del nuovo sondaggio annuale condotto da IQAir sui livelli di inquinamento da PM2.5 in tutto il mondo. L’Italia non guadagna nessun bollino blu, cioè siti di monitoraggio dove la media annuale si sia tenuta sotto i 5 µg/m3, la soglia di sicurezza Oms. Nemmeno al centro-sud, dove tradizionalmente la qualità dell’aria è migliore rispetto alla pianura padana. Roma arriva a 12,6 µg/m3, le altre stazioni di rilevamento al sud (tutte in piccole città o paesi) ondeggiano tra i 17 e i 10 µg/m3.
IQAir realizza il sondaggio raccogliendo i dati di oltre 30mila stazioni dislocate in 7.300 siti in 130 paesi.
L’inquinamento da PM2.5 nel mondo
A livello di città, la peggior qualità dell’aria è a Lahore, in Pakistan. Qui il particolato raggiunge il livello di 97,4 µg/m3, 10 in più rispetto al 2021. La seconda in classifica è la cinese Hotan (l’unica città cinese nei primi 20 posti), seguita dalle indiane Bhiwadi, Delhi e sobborghi di Delhi.
La classifica dei paesi ha qualche cambiamento rispetto agli ultimi anni. Il Bangladesh cede il poco invidiabile primato di paese con il maggior inquinamento da PM2.5 al mondo e scende al quinto posto. Sul podio il Ciad è primo in classifica, seguito dall’Iraq. Nonostante l’India abbia molte delle città più inquinate al mondo, come paese è “appena” all’8° posto.