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Inquinamento atmosferico: l’ESA registra una riduzione in Italia

L’Agenzia Spaziale Europea registra un crollo delle emissioni di biossido di azoto di pianura padana.

(Rinnovabili.it) – Il blocco nazionale introdotto dal governo Conte per il contenimento della diffusione del covid-19 sta avendo delle conseguenze rilevanti anche sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico nell’Italia settentrionale. Le immagini satellitari dell’Agenzia spaziale europea (ESA), infatti, mostrano il potenziale impatto della pandemia sulle emissioni e sulla qualità dell’aria del nostro paese.

Se la Cina ha già mostrato una marcata riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuta ai divieti di viaggio e alle quarantene imposte da Pechino, i dati dell’Italia suggeriscono un modello molto simile. L’ESA ha infatti dichiarato di aver osservato un calo particolarmente marcato delle emissioni di biossido di azoto, un gas nocivo emesso da centrali elettriche, automobili e fabbriche, particolarmente presente nell’area della Pianura Padana.

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“Anche se potrebbero esserci lievi variazioni nei dati a causa della copertura nuvolosa e del cambiamento del tempo, siamo molto fiduciosi che la riduzione dell’inquinamento atmosferico che possiamo vedere coincida con il blocco in Italia, che ha causato meno traffico e una riduzione delle attività industriali”, ha dichiarato Claus Zehner, che gestisce la missione Sentinel-5P dell’agenzia.

L’ESA ha pubblicato un video che mostra chiaramente come le emissioni di NO2 e i livelli di inquinamento diminuiscano in Europa dal 1° gennaio all’11 marzo. I ricercatori, che studiano l’impatto delle emissioni dell’industria e dei trasporti sui cambiamenti climatici e sulla salute umana, stanno cercando di capire quali potrebbero essere le possibili implicazioni della pandemia ora che le economie rallentano, i voli vengono interrotti e molte città vengono messe in quarantena.

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Secondo il Centro per la Ricerca sull’Energia e l’Aria pulita, in Cina le emissioni di CO2 sono diminuite di circa ¼ – pari a 200 milioni di tonnellate – a partire dal 1° marzo. I dati satellitari hanno anche mostrato un forte calo delle emissioni cinesi di NO2, iniziando a Wuhan e poi diffondendosi in altre città, compresa la capitale.

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