Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sono sempre più pesanti e stanno preoccupando sempre di più anche i Paesi del sud-est asiatico. La Cambogia, ad esempio, si sta scoprendo sempre più vulnerabile all’inquinamento atmosferico e ha deciso di intraprendere azioni concrete per mitigare gli effetti. L’inquinamento atmosferico, secondo i dati dell’UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), causa ogni anno sette milioni di morti in tutto il mondo, ovvero circa il 10% di tutti i decessi.
Il Clean Air Plan
Per meglio comprendere la natura dei problemi e soprattutto il modo giusto per affrontarli, il Ministero dell’Ambiente ha deciso di sviluppare il primo Clean Air Plan (un piano per l’aria pulita) collaborando con l’attraverso l’Asia Pacific Clean Air Partnership e la Climate and Clean Air Coalition.
L’inquinamento atmosferico non riguarda solo la Cambogia ma è un fenomeno di dimensioni regionali e globali. Per questo motivo è necessario affrontarlo con provvedimenti di lungo periodo: le decisioni politiche devono poggiare su solide basi scientifiche se si vuole ritrovare una qualità dell’aria accettabile.
Obiettivo: ridurre gli inquinanti entro il 2030
Il Clean Air Plan prende avvio dal rapporto dell’UNEP Actions on Air Quality e stabilisce una serie di misure per affrontare l’inquinamento atmosferico in Cambogia sia nell’immediato che negli anni a venire.
Si tratta di un documento molto importante perché è la prima volta che la Cambogia misura gli inquinanti atmosferici dannosi per la salute in tutti i settori: agricoltura, trasporti, edilizia, energia, acqua.
Se fosse realmente attuato, il Piano potrebbe ridurre drasticamente i maggiori inquinanti responsabili del cambiamento climatico entro il 2030.
Le cause dell’inquinamento atmosferico in Cambogia
La Cambogia è una nazione rurale: il 60% dei 16 milioni di abitanti vive in campagna. Dove vanno ricercate le cause dell’inquinamento atmosferico in Cambogia?
La prima causa va ricercata nella combustione di carbone e legna, negli incendi agricoli e nell’incenerimento dei rifiuti.
Tuttavia, negli ultimi anni nel Paese si è avviata una fase di sviluppo che sta causando un forte inquinamento urbano.
Una ricerca dell’UNEP ha infatti individuato le tre maggiori fonti di inquinamento atmosferico in Cambogia: trasporti (nel periodo 2015-2019 i veicoli immatricolati sono aumentati del 65%), produzione di elettricità, industria e sviluppo residenziale.
Dai veicoli ai fornelli
Tra gli obiettivi del Clean Air Plan c’è l’innalzamento degli standard per le emissioni dei veicoli, oltre a puntare sul “ringiovanimento” dei veicoli circolanti sostituendoli con quelli meno inquinanti.
La Cambogia è il Paese che importa il maggior numero di veicoli usati che hanno più di dieci anni, e quindi sono più inquinanti.
Il cambiamento passa anche dal cambiamento nella vita quotidiana delle famiglie. Il Piano, infatti, tra le varie misure include anche il passaggio al biogas per cucinare.