La produzione è concentrata in Cina e legata ai combustibili fossili
(Rinnovabili.it) – Un recente approfondimento della start-up CleanHub, specializzata nella prevenzione dei rifiuti di plastica, ha messo insieme i dati che rivelano l’impatto climatico della plastica. Forse non tutti sanno che questo materiale contribuisce al 3,4% delle emissioni globali di gas serra, un dato che supera sia il settore aeronautico (1,9%) che quello marittimo (1,7%).
Si tratta, in numeri assoluti, di 1,8 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente annue. Il 60% delle emissioni della plastica vengono dalla sua produzione, il 29% dalla distribuzione e l’11% dalla gestione dei rifiuti. Il 93% della plastica è realizzato con combustibili fossili, di cui il 14% proviene da petrolio estratto. Solo il 9% (31,7 milioni di tonnellate) viene riciclato ogni anno.
Il processo produttivo è quindi il primo contribuente all’impatto climatico della plastica. Un processo principalmente concentrato in Cina, dove si realizza quasi il 32% di tutto il materiale plastico globale. Segue il Nord America con il 18% e l’Europa con il 15%.
Ridurre l’impatto climatico della plastica
Tra i prodotti realizzati in plastica, l’imballaggio è il principale responsabile delle emissioni, con il 40% del totale. Quando diventa un rifiuto, il 73% della plastica finisce in discarica (pari a circa 27 milioni di tonnellate l’anno), il 19% viene incenerito e il 4% è “gestito in modo errato” o non raccolto.
Nikki Stones, vice presidente marketing di CleanHub, non le manda a dire: “Con una impronta di carbonio paragonabile a quella dell’aviazione, oltre un milione di specie a rischio di estinzione e microplastiche ormai rinvenute nell’organismo umano, l’impatto della plastica è sconvolgente e richiede urgenti interventi”, spiega. “Non c’è mai stato un momento più cruciale per sensibilizzare sulle pericolose conseguenze dell’inquinamento da plastica e promuovere pratiche sostenibili nella sua produzione e riciclo”.