L’Energy efficiency design index sarà vincolante per i progettisti che realizzeranno nuove imbarcazioni con stazza uguale o superiore a 400 ton
Con le nuove misure sull’efficienza energetica previste dall’Onu, il settore navale risparmierà in media 151 milioni di CO2 ogni anno entro il 2020 fino ad un massimo di 330 mln di tonnellate per il 2030 – lo ha riportato l’ultimo rapporto dell’Imo, l’Organizzazione Internazionale Marittima che da oggi, fino al prossimo 30 novembre, si riunirà a Londra per approvare (in seduta di assemblea) il nuovo programma di lavoro, il bilancio e le disposizioni finanziarie dell’associazione.
Le recenti disposizioni sull’efficienza dei carburanti nelle navi entreranno in vigore da gennaio 2013, ma l’Imo ha già previsto che l’obbligatorietà dei parametri tecnici e operativi per la riduzione della CO2, abbatterà letteralmente i costi di rifornimento dell’industria internazionale dei trasporti marittimi. Per la realizzazione di nuove imbarcazioni con stazza uguale o superiore alle 400 tonnellate, verranno inoltre imposte delle norme che vincoleranno i progettisti ad assumere l’Energy efficiency design index (un’insieme di specifiche regole costruttive dove vengono “preliminarmente” considerate le prestazioni energetiche delle navi).
(Matteo Ludovisi)