Le perplessità di alcuni paesi membri hanno convinto l’esecutivo europeo a limare il testo con cui propone di estendere per altri 10 anni l’uso dell’erbicida nel continente. Il voto finale sarà il 12 ottobre
Il glifosato è l’erbicida più usato in Europa
(Rinnovabili.it) – La Commissione UE sta preparando una nuova versione del regolamento sull’uso del glifosato per assicurare che i Ventisette diano luce verde e l’erbicida più usato in Europa e molto controverso ottenga il rinnovo dell’autorizzazione per i prossimi 10 anni. Il voto finale è previsto per il 12 ottobre, due mesi prima della scadenza (15 dicembre).
Le critiche della società civile
La prima versione del regolamento risale a fine settembre e ha sollevato una marea di critiche da parte della società civile, ma anche qualche perplessità da parte degli stati membri. Da associazioni e movimenti, il rinnovo dell’autorizzazione è visto come una contraddizione rispetto alle stesse politiche UE, a partire dalla strategia Farm to Fork e dagli obiettivi comunitari sull’inquinamento.
Per Angeliki Lysimachou di Pesticide Action Network Europe “i regolatori si stanno muovendo a tutta velocità senza ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e la scienza indipendente. Gli interessi dell’industria prevalgono chiaramente sulla salute e sull’ambiente. La legge UE sui pesticidi è stata violata e i cittadini di tutti i paesi dell’UE saranno indignati da questa notizia”.
Convincere i Ventisette sul glifosato
Ben più morbida la posizione di chi, tra i Ventisette, tentenna a votare sì. Tra i dubbiosi c’è la Francia, che vorrebbe restringere l’uso del glifosato solo alle situazioni in cui non può essere sostituito da alternative equivalenti e già disponibili. Dal canto suo, la Slovenia vorrebbe qualche rassicurazione in più sul fronte della tutela della biodiversità. Per passare, la proposta della Commissione deve raccogliere almeno 15 sì su 27, e i favorevoli devono rappresentare almeno il 65% della popolazione europea.
Il parere favorevole della Commissione si basa su quello fornito lo scorso luglio dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Una decisione che era stata molto criticata perché, come sottolineava apertamente la stessa Autorità, non aveva potuto valutare alcuni aspetti centrali. Tra cui il rischio alimentare per i consumatori e l’impatto sulla biodiversità. Ciò nonostante, l’Efsa ha deciso di dare luce verde perché il rinnovo all’autorizzazione della molecola non solleverebbe alcuna “preoccupazione critica”. Non solo. Secondo la società civile, ancora una volta sono stati ignorati studi scientifici che dimostrano la nocività del glifosato, preferendo attenersi soprattutto agli studi finanziati dall’industria.