La Giornata mondiale della Salute è un invito all’azione per affrontare tre crisi ambientali interconnesse: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento. Clima, salute e sicurezza alimentare sono anelli di una stessa catena che lega l’uomo al Pianeta
Il 7 aprile si festeggia la Giornata mondiale della Salute (World Health Day)
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – La Giornata mondiale della Salute coglie il mondo intero ancora in alto mare nella lotta a un virus che continua a mietere troppe vittime.
Quante domande dobbiamo porci sul significato della parola salute? La salute è un diritto fondamentale della persona, come ricorda l’articolo 32 della nostra Costituzione, ed è tutelato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: è “uno stato relativo di benessere fisico e psichico caratterizzato dall’assenza di gravi patologie invalidanti”. La salute psicofisica è quindi legata alla qualità della vita che va letta in termini sociali, economici e ambientali.
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Il Covid-19 non ha guardato in faccia nessuno e ha colpito dovunque, tuttavia la sua incidenza e il numero di morti sono stati superiori negli strati più poveri della società e le popolazioni già provate dalle crisi umanitarie sono state colpite più duramente. Milioni di persone nel mondo sono precipitate in condizioni di povertà estrema. Probabilmente proprio la crescita delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale ha ispirato la scelta dello slogan “Costruire un mondo più giusto e più sano” per la Giornata mondiale della Salute 2021.
Investire nella salute come motore di sviluppo
La Giornata mondiale della Salute celebra l’istituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1950): decenni di grandissimi progressi della medicina, ma oggi ci troviamo di fronte a una sfida enorme.
La pandemia ha mostrato le lacune dei sistemi sanitari sui quali è urgente investire ed ha evidenziato il legame tra salute dell’uomo e salute del Pianeta. Le scelte politiche devono quindi riguardare cambiamenti profondi e di lungo periodo che devono partire proprio dall’ambiente, ripensando il nostro sistema di vita, di consumo e di alimentazione.
Clima, salute e sicurezza alimentare sono anelli di una stessa catena, come ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS: «È il momento di investire nella salute come motore di sviluppo. Non abbiamo bisogno di scegliere tra migliorare la salute pubblica, costruire società sostenibili, garantire la sicurezza alimentare e un’alimentazione adeguata, affrontare il cambiamento climatico e avere economie locali fiorenti. Tutti questi risultati vitali vanno di pari passo».
Salute è accesso al cibo e all’acqua
Il paradosso dell’alimentazione è che in una parte del mondo si muore di fame perché non si ha accesso al cibo, in un’altra si muore perché si mangia troppo. L’accesso al cibo sano e sicuro è un diritto, come lo è l’accesso all’acqua. Tuttavia proprio i sistemi alimentari mondiali sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni globali di gas serra di origine antropica. È positivo che la produzione alimentare sia complessivamente aumentata, ma sono i sistemi che vanno cambiati: la perdita di biodiversità e il mancato rispetto dell’ambiente hanno forti ripercussioni sulla salute dell’uomo, il susseguirsi di eventi meteorologici estremi causa desertificazione e diminuisce la resa dei terreni agricoli.
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Una crisi ambientale globale avrà un forte impatto sull’agricoltura, quindi sull’approvvigionamento di beni primari, quindi sulla salute. Un uso sostenibile dell’energia, dell’acqua e del suolo, a cominciare dall’agricoltura, è il presupposto per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Come ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, abbiamo davanti «tre crisi ambientali interconnesse: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento» che mettono a repentaglio il benessere e la salute delle generazioni attuali e future. Emergenze che devono essere affrontate tutte insieme a livello politico, economico e sociale come indicano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e, a livello europeo, il Green New Deal.
Entro la fine di questo secolo il riscaldamento globale potrebbe aumentare di tre gradi: guidare la trasformazione verso la sostenibilità richiede impegno, coraggio e assunzione di responsabilità. La Giornata mondiale della Salute è un momento di riflessione, cambiare passo è difficile, non impossibile. Ma bisogna volerlo.