Domenica 26 marzo, dal più grande giacimento onshore della Gran Bretagna sono stati sversati 32000 litri di greggio misto ad acqua nel Poole Harbour, una importante area protetta. Il leak sarebbe stato fermato dopo alcune ore
La fuoriuscita di petrolio è stimata in 200 barili
(Rinnovabili.it) – Almeno 200 barili di “fluidi di serbatoio”, una miscela composta da greggio per il 15% e acqua. Sversati per errore nel Poole Harbour, un sito di grande interesse scientifico (e turistico) nel Dorset, in Galles, affacciato sulla Manica. È l’ammontare stimato della fuoriuscita di petrolio che si è verificata domenica 26 marzo dal più grande sito di estrazione onshore della Gran Bretagna, uno dei maggiori d’Europa.
La fuoriuscita di petrolio sarebbe stata fermata
L’incidente è accaduto al sito petrolifero di Witch Farm, gestito prima da BP e, dal 2011, da Perenco. L’azienda ha parlato fin da subito di un leak “limitato” mentre la Poole Harbour Commissioners (PHC), l’ente regolatore del porto naturale più grande d’Europa, in una nota ha descritto l’accaduto come un “incidente grave”. E ha diramato una nota in cui sconsiglia di fare il bagno nell’area, sottolineando che parte della fuoriuscita ha raggiunto il mare.
Secondo quanto riferito dall’azienda, la fuoriuscita di petrolio di almeno 32mila litri è stata fermata dopo alcune ore e, al momento, non sussisterebbe pericolo di nuovi leak. Sono già state avviate le operazioni di recupero del greggio disperso. “I primi indicatori indicano che la chiazza superficiale si sta già disperdendo”, sottolinea PHC. “La pipeline è stata chiusa e sono state posizionate delle barriere su entrambi i lati della perdita per ridurre al minimo l’inquinamento e la Perenco ha comunicato che non c’è alcun rischio di ulteriori perdite”.
Poole Harbour è riconosciuto a livello internazionale per la sua enorme importanza ecologica ed è rinomato e protetto per l’eccezionale paesaggio, l’avifauna e la pesca. È uno dei più grandi porti naturali del mondo e il più grande estuario caratterizzato da una piana di marea della Gran Bretagna, con un aspetto lagunare chiuso e oltre 100 km di costa. Nel 2019 il governo inglese aveva aumentato del 40% l’estensione dell’area protetta attorno al porto naturale, anche per proteggere le numerose specie di uccelli rari e in via di estinzione (avocetta, spatola e pittima) per cui il porto è famoso.