Il rapporto dell’ICCT a 5 anni dall’introduzione dell’omologazione anti-Dieselgate
(Rinnovabili.it) – Il gap tra le emissioni auto ufficiali e quelle reali su strada è cresciuto dell’80% negli ultimi 5 anni. Cioè da quando è stato introdotto il WLTP, sigla che sta per Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure cioè la nuova procedura per i test in laboratorio sui gas di scarico dei veicoli. Procedura con cui l’UE ha provato a rispondere allo scandalo Dieselgate.
Questo non significa che il WLTP non abbia fatto la sua parte. I valori ufficiali delle emissioni di CO2 dell’omologazione WLTP sono “più rappresentativi dei valori reali rispetto a quelli della precedente procedura di test”, sottolinea l’International Council for Clean Transportation (ICCT) in un rapporto pubblicato di recente. “La nostra analisi mostra una divergenza del 7,7% per il WLTP nel 2018 rispetto al 32,7%” della procedura prima in vigore, ma “il divario tra le emissioni di CO2 reali e quelle ufficiali è aumentato di oltre l’80% nei 5 anni dall’introduzione del WLTP, raggiungendo il 14,1% nel 2022”, sottolineano gli autori.
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Per arrivare a queste cifre, l’ICCT ha analizzato i dati sulle emissioni auto riportati dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) e li ha confrontati con le informazioni sul consumo di carburante in condizioni reali provenienti da oltre 160.000 auto con motore endotermico e ibride.
Dati, questi, che confermano l’allarme lanciato la settimana scorsa dalla Corte dei Conti UE. Dal 2010 a oggi le emissioni reali delle auto endotermiche – che rappresentano ancora circa il 75% delle nuove immatricolazioni – non sono calate, scrivevano i revisori dei conti UE. Per i diesel la curva è piatta, mentre per i veicoli a benzina si registra un calo marginale del 4,6%. Secondo il rapporto dell’ICCT, in base ai dati WLTP, i valori delle emissioni di CO2 omologate delle auto sono diminuiti del 7,3% tra il 2018 e il 2022, mentre le emissioni in condizioni di guida reale sono diminuite solo del 2,3% durante lo stesso periodo.
“Questo crescente divario diminuisce l’efficacia degli standard di CO2 dell’Unione Europea nel ridurre le emissioni di CO2 dallo scarico di auto e furgoni”, commenta l’ICCT. “Questo perché gli obiettivi di riduzione della CO2 vengono implementati fissando obiettivi più bassi per le emissioni ufficiali di CO2. Il crescente divario tra i valori delle emissioni ufficiali e quelli reali, tuttavia, porta a una riduzione delle emissioni di CO2 nel mondo reale inferiore a quanto previsto dai regolatori”.