Migliaia di manifestanti hanno protestato pacificamente nella capitale Port Louis per chiedere un'indagine sulla fuoriuscita di petrolio della Wakashio e sulla morte dei delfini.
Decine di delfini feriti e almeno 45 esemplari morti. Entro oggi i risultati dell’autopsia
(Rinnovabili.it) – I pescatori delle isole Mauritius sono impegnati allo stremo delle forze per salvare decine di delfini feriti portati a riva. Nei giorni scorsi, almeno 40 animali sono stati trovati morti in una laguna vicino al sito della fuoriuscita di petrolio emessa dalla portarinfuse giapponese Wakashio, incagliatasi nella barriera corallina lo scorso 25 luglio.
Yasfeer Heenaye, un pescatore di Pointe aux Feuilles, costa orientale dell’isola, ha dichiarato a Reuters di aver contato nella baia almeno 45 delfini morti e almeno una mezza dozzina di delfini feriti, impegnati a combattere tra la vita e la morte. La sua ipotesi è che la vista degli animali sia stata compromessa dal combustibile fuoriuscito dalla Wakashio.
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Tuttavia, “il rapporto preliminare dell’autopsia ha escluso che il petrolio abbia avuto un ruolo in queste morti. Abbiamo inviato alcuni campioni dei delfini a La Reunion per determinare perché gli animali non potevano nuotare e il loro radar non funzionava“, ha affermato Jasvin Sok Appadu del Ministero della pesca.
Finora, i veterinari hanno esaminato solo due dei delfini morti, che mostrano segni di ferite ma nessuna traccia di idrocarburi nei loro corpi. I risultati dell’autopsia su tutte le carcasse sono attesi entro oggi. Migliaia di manifestanti hanno protestato pacificamente nella capitale Port Louis per chiedere un’indagine sulla fuoriuscita di petrolio della Wakashio e sulla morte dei delfini. Alcuni hanno chiesto le dimissioni del governo.
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Nel frattempo, Heenaye e altri pescatori sono in mare con sette barche nel tentativo di allontanare i delfini dalla barriera corallina e spingerli verso il mare aperto. “Se rimangono all’interno della laguna moriranno come gli altri: li stiamo spingendo fuori, in modo che non entrino in contatto con il petrolio“, ha dichiarato.
La Mauritius Marine Conservation Society ha affermato che 15 chilometri di costa sono stati colpiti dalla fuoriuscita, che si sta spostando verso il parco marino di Blue Bay, che ospita 38 tipi di coralli e 78 specie di pesci. Oltre ai delfini feriti, la fauna e la flora selvatiche a rischio includono il piccione rosa in pericolo di estinzione, endemico dell’isola, le fanerogame marine, i pesci pagliaccio e le foreste di mangrovie, le cui radici servono come vivai per i pesci.