Una perdita di acque reflue nell'impianto francese di Escaudoeuvres, vicino al confine con il Belgio, avrebbe provocato la morte di circa 60 tonnellate di pesci.
Le autorità vallone accusano la Francia di negligenza per i danni ambientali nel fiume Escaut
(Rinnovabili.it) – Tonnellate di pesci sono stati ritrovati morti nelle acque del fiume Escaut, in Vallonia (Belgio). Ad aver ucciso gli animali sarebbe stata una perdita di acque reflue proveniente dagli impianti di lavorazione di Tereos, zuccherificio francese appena al di là del confine. Per questa ragione, le autorità belga hanno accusato la Francia di aver sottovalutato l’emergenza e di non aver agito tempestivamente per limitare i danni ambientali.
Nonostante il Belgio sottolinei la responsabilità della raffineria, la società francese dichiara che non esiste alcun collegamento provato tra i danni ambientali in Vallonia e la fuoriuscita dei materiali di scarto. Le autorità vallone hanno dichiarato che 50-70 tonnellate di pesci sono morti nel suo territorio lungo un tratto di 36 km del fiume Escaut (noto anche come Scheldt) e che la lenta risposta della Francia non ha fatto altro che aggravare le conseguenze. Fino ad ora, il Ministero dell’ambiente francese non ha risposto ad alcuna richiesta di commento.
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Dal canto suo, il produttore di zucchero Tereos ha dichiarato che il 9 aprile è stata effettivamente trovata una perdita in uno stagno di insediamento di 100.000 m3 afferente all’impianto di Escaudoeuvres, nel nord della Francia e vicino al confine belga. Tereos, però, ribadisce che la perdita è stata riparata il 10 aprile e la qualità dell’acqua del fiume è tornata alla normalità già il 13 aprile dopo l’istallazione di aeratori.
“La Vallonia non è stata avvertita dalla Francia. È importante capire perché e, soprattutto, agire diversamente in futuro”, ha dichiarato a Reuters il ministro dell’Ambiente della Vallonia Celine Tellier, aggiungendo che la Tereos potrebbe essere multata fino a 1 milione di euro. I residui di barbabietola da zucchero, infatti, sono ricchi di materia organica che può abbassare i livelli di ossigeno nei fiumi, comportando la morte dei pesci.
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“In questa fase, è impossibile stabilire un comprovato legame causale tra l’incidente di Escaudoeuvres e la mortalità ittica su larga scala in Belgio”, ha dichiarato la società. Tuttavia, anche la regione belga delle Fiandre, più a valle, sembra aver riportato dei danni ambientali, anche se meno gravi.
Paul-Olivier Delannois, sindaco di Tournai (sud del Belgio), cittadina attraversata dal fiume Escaut, ha scritto una lettera al presidente francese Emmanuel Macron sottolineando che “la Francia aveva le informazioni necessarie e non le ha trasmesse alle autorità belga. Questo è inaccettabile“.