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Le più comuni creme solari inquinano il mare

Proteggere la propria pelle è importante, ma molte delle più comuni creme solari inquinano il mare. Da quali sostanza diffidare?

creme solari inquinano il mare
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – I filtri UV e i parabeni contenuti nelle creme solari inquinano il mare: lo studio del Dipartimento spagnolo di Chimica Ambientale dell’Istituto per la Diagnosi Ambientale e gli Studi sull’Acqua IDAEA-CSIC lo ha accertato. 

Secondo quanto appurato dal team di ricercatori, i filtri e i conservanti contenuti nelle protezioni solari rilasciano residui in mare e sui sedimenti delle coste: le prime evidenze provengono dagli studi condotti sulla costa orientale della Tunisia. 

Il mondo della scienza concorda nel raccomandare una protezione costante e attenta della pelle, evitare l’esposizione diretta nelle ore più calde e utilizzare lozioni e creme per schermare la pelle dai raggi del sole. Sono ormai molti anni che i rischi di un’esposizione non protetta sono noti, ma ancora poco, fino a questo momento, sono state indagate le conseguenze dell’utilizzo di protezioni adeguate.

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Lo studio condotto dall’istituto spagnolo ha approfondito questo ambito, dimostrando come una serie di sostanze contenute nelle creme solari inquinano il mare. Si tratta in particolare dei filtri UV e dei parabeni, componenti ampiamente diffuse in gran parte delle lozioni in commercio ma anche in prodotti per la cura e l’igiene personale. Gli autori hanno assecondato una crescente preoccupazione dovuta ai loro effetti sulla fauna selvatica: da tempo ormai è infatti noto il loro potere di alterazione endocrina per gli abitanti degli ecosistemi acquatici. 

La ricerca ha dunque studiato la presenza di queste sostanze nelle acque marine e nei sedimenti delle coste di località interessate da presenza turistica o dagli scarichi di acque reflue.

La zona presa in esame è stata la costa di Mahdia, al centro della Tunisia Orientale, dove sono state selezionate tre aree costiere. In questi siti sono stati raccolti campioni per sei mesi consecutivi, che hanno rilevato la presenza sia di filtri UV sia di parabeni. 

Il lavoro del team è il primo caso in Tunisia di indagine sulle sostanze presenti nelle creme solari e sulla loro persistenza quando inquinano il mare, ma potrebbe costituire un punto di partenza per estendere le ricerche in altre zone del paese.