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Cosa sono i PFAS e perché dovresti saperne di più

Cosa sono i PFAS? Quali pericoli comportano? E come è possibile proteggersi? L'editoriale di Gabriele Melluso, Presidente di Assoutenti

PFAS
via Depositphots

di Gabriele Melluso

PFAS, quattro lettere che nascondono una minaccia invisibile, sono una classe di sostanze chimiche sintetiche usate in una vasta gamma di prodotti di uso quotidiano. Negli involucri dei fast food ad esempio, negli imballaggi, negli abiti, nelle moquette, nei cosmetici, nella produzione di tessuti impermeabili, carta antiaderente, schiuma antincendio e in molti altri prodotti che usiamo regolarmente. Tuttavia, dietro questa comodità si celano pericoli reali legati alla loro tossicità, persistenza nell’ambiente, capacità di accumularsi nei tessuti viventi e possibile cancerogenicità.

Il Quadro in Italia e in Europa

In Italia, Regioni come il Veneto, il Piemonte, la Lombardia e la Sardegna sono già state colpite da casi significativi di contaminazione da PFAS. Tuttavia, il problema potrebbe essere più diffuso di quanto immaginiamo, poiché la ricerca di queste sostanze negli alimenti e nell’acqua potabile è ancora in ritardo in molte parti del paese. La situazione è simile anche in Europa, dove migliaia di siti sono stati contaminati da queste sostanze chimiche pericolose. 

Una delle più recenti iniziative è stata condotta dal Forever Pollution Project, un lavoro di indagine e giornalismo scientifico senza precedenti che ha coinvolto 17 redazioni europee, ventinove giornalisti e sette consulenti scientifici. L’indagine, pubblicata lo scorso anno, ha scoperto l’esistenza di oltre 17.000 siti contaminati da PFAS in tutta Europa, ma ha anche rivelato che i dati disponibili sono ancora limitati e frammentari: la vera entità della contaminazione è ancora sconosciuta. 

Tossicità dei PFAS

Una delle preoccupazioni principali legate ai PFAS è per l’appunto la loro tossicità per la salute umana e l’ambiente. 

I PFAS sono noti come “forever chemicals”, perché non si degradano facilmente e possono persistere nell’ambiente per lungo tempo. Queste sostanze possono rimanere nel suolo, nell’acqua e persino nell’aria per lunghi periodi di tempo, contribuendo alla contaminazione a lungo termine. Inoltre, i PFAS hanno la capacità di bioaccumularsi, cioè di accumularsi nei tessuti degli organismi viventi lungo la catena alimentare causando danni alla salute umana e all’ecosistema. 

L’impegno della Comunità Scientifica e dell’Attivismo Ambientale

La comunità scientifica e gli attivisti ambientali stanno lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni a intervenire. Sono stati condotti studi approfonditi e inchieste giornalistiche come quella citata, per rivelare l’entità del problema e individuare le fonti di contaminazione. Inoltre, ci sono richieste di interventi urgenti per monitorare e ridurre l’esposizione ai PFAS, oltre che per avviare azioni di bonifica e risanamento ambientale.

Come Proteggersi dai PFAS:

Sebbene sia difficile eliminare completamente l’esposizione ai PFAS, ci sono passi che possiamo compiere per proteggerci:

  • Prestare attenzione ai prodotti che acquistiamo, cercando alternative senza PFAS quando possibile. 

Ad esempio, scegliere pentole e padelle in materiali sicuri come acciaio inossidabile o ceramica.

  • Assicurarsi di avere fonti d’acqua potabile sicure, utilizzando filtri se necessario.
  • Sostenere iniziative e politiche volte a regolamentare e ridurre l’uso dei PFAS.
  • Informarsi e partecipare alle campagne di sensibilizzazione sull’argomento.

Essere consapevoli delle fonti di esposizione e delle possibili misure preventive può aiutarti.