La Commissione Europea ha adottato oggi il suo primo “parere” sul progetto di autorizzazione allo stoccaggio di E.On e Gdf Suez
(Rinnovabili.it) – Ai sensi della direttiva relativa allo stoccaggio geologico del CO2 (la cosiddetta “CCS Directive”), la Commissione può fornire un parere non vincolante su qualsiasi progetto di autorizzazione allo stoccaggio – presentate da uno Stato membro – entro quattro mesi dal suo ricevimento. Le autorità nazionali dovrebbero tener conto del parere al momento di decidere in merito all’autorizzazione, motivando eventuali decisioni difformi dal parere della Commissione.
Il 28 febbraio 2012 la Commissione ha adottato il suo primo parere su un progetto olandese per il sequestro della CO2. Parliamo del Rotterdam Capture and Storage Demonstration (ROAD) che prevede che le multiutility E.On e Gdf Suez realizzino nel porto di Rotterdam una piattaforma off-shore in grado di sottrarre ogni anno 1,1 milioni di tonnellate di CO2 da una centrale per la produzione di energia elettrica; l’anidride carbonica sarà quindi iniettata ne i fondali nel Mare del Nord ad una profondità di oltre 3 km.
All’iniziativa sperimentale sono stati concessi 180 milioni di euro di finanziamento nell’ambito del programma energetico europeo per la ripresa (EEPR), ma soprattutto è stato inviato un parere positivo che conferma l’idoneità della posizione scelta per lo stoccaggio permanente della CO2. “Nello sviluppare questa tecnologia – ha commentato il commissario europeo Connie Hedegaard – la nostra preoccupazione principale è che vengano tutelati salute umana e ambiente. Con questo parere, la Commissione garantisce la sicurezza dello stoccaggio geologico. Rigide norme di sicurezza servono a promuovere la fiducia degli investitori per i progetti su scala commerciale”.