Un nuovo arredo urbano contro le polveri sottili
(Rinnovabili.it) – La pandemia di Covid-19 ha dato un nuova urgenza al problema dell’inquinamento urbano. Come mostrato da diverse ricerche di settore, infatti, esiste un legame tra smog e incidenza della sindrome respiratoria acuta da coronavirus. L’esposizione prolungata ed eccessiva a polveri sottili aumenterebbe i rischi sanitari connessi al SARS-CoV-2, rendendo pertanto lo smog – già concausa di milioni di morti premature nel mondo – doppiamente pericoloso. Come risolvere il problema? In attesa di poter rimuovere definitivamente le principali fonti di inquinamento atmosferico, c’è chi studia strategie di mitigazione. All’Imperial College di Londra, ad esempio, i ricercatori stanno utilizzando tecniche di modellazione del flusso d’aria per valutare le potenzialità di nuove barriere stradali curve nella lotta allo smog.
La dott.ssa Tilly Collins, dell’Imperial’s Center for Environmental Policy, ha iniziato a interrogarsi sulla questione dopo aver osservato il figlio giocare nel cortile della scuola nei pressi di una trafficata strada londinese. “Ho pensato tra me e me, cosa si potrebbe fare? E fin da subito? Così, ho iniziato a studiare l’effetto dei muri lungo le strade”, ha spiegato Collins. “È evidente che lungo il lato pedonale di questi muri si verifichino piccoli vortici in cui la qualità dell’aria può effettivamente essere anche peggiore, in quanto gli inquinanti vi rimangono intrappolati”.
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La dott.ssa Collins, il collega dottor Huw Woodward e Agamemnon Otero, direttore e CEO di Energy Garden, hanno passato in rassegna diverse idee di progettazione urbana alla ricerca di una soluzione che mitigasse questi vortici. E che migliorasse, di conseguenza, la qualità dell’aria per i pedoni. Il gruppo ha pubblicato i risultati sulla rivista Cities & Health.
Ispirati dai deflettori degli aeroporti e dalle pareti fonoassorbenti delle autostrade, i ricercatori hanno progettato delle barriere stradali curve capaci di disperdere e “riflettere” più efficacemente gli inquinanti verso le carreggiate.
Sebbene vi siano alcune sfide nell’implementazione di questo tipo di arredo urbano, come ad esempio la visibilità stradale, il team è fiducioso che il guadagno netto, in termini di qualità dell’aria e di salute, sia abbastanza immediato e significativo da giustificare un’ulteriore esplorazione di questo concept. Oltre a contenere parte dello smog, queste barriere curve mitigherebbero anche l’inquinamento acustico e sarebbero in grado di fungere da impalcature per aumentare le infrastrutture verdi nelle grandi città.