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APIStrips: le api diventano sentinelle della contaminazione ambientale

contaminazione ambientale
By Maja Dumat from Deutschland (Germany) – Futterwabe Top-Bar-Hive, CC BY 2.0, Link

La prima rilevazione della contaminazione ambientale senza stress per le colonie di api 

(Rinnovabili.it) – Negli alveari di api europee, la specie domestica allevata per la produzione di miele, si depositano vari contaminanti organici, tra cui i pesticidi trasportati dagli insetti stessi e dal vento. È per questo che le colonie di api sono considerate dei bio-campionatori naturali della contaminazione ambientale presente nelle loro zone di foraggiamento, le quali possono estendersi anche oltre 14 km dall’alveare.

Registrare l’inquinamento ambientale attraverso il bio-monitoraggio delle colonie richiede però un campionamento attivo delle matrici biologiche. In altre parole è necessario prelevare gli insetti, estraendo dal loro corpo ciò che hanno ingerito, e al contempo analizzare polline e cera d’api. Così si alterano i delicati equilibri degli alveari, creando stress nelle colonie, già sottoposte ad altri fattori disturbanti, dalle infezioni alla contaminazione ambientale. 

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Ora una ricerca condotta da José Manuel Flores del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cordoba ha analizzato l’efficacia di un campionatore passivo non biologico basato su Tenax TA: APIStrip (Adsorb Pesticide In-hive Strip). Il fine della ricerca, realizzata attraverso studi sul campo in Spagna e Danimarca, in collaborazione con un progetto europeo dell’Università di Almeria, era continuare a ottenere quelle informazioni sull’inquinamento ambientale che le api possono fornire, senza alterare il normale funzionamento degli alveari.

Attraverso l’uso di una striscia di polistirene su cui viene applicata una soluzione concentrata di Tenax, prodotto che permette di raccogliere campioni di materiali organici trasportati negli alveari, APIStrip riesce a ridurre al minimo lo stress da campionamento per le api europee. La striscia di polistirene viene successivamente prelevata dalla colonia e da essa vengono estratti pesticidi e inquinanti da analizzare. Il tempo necessario per ottenere il migliore campionamento dei contaminanti organici è stato stimato dai ricercatori in 14 giorni: in questo periodo tale campionamento passivo ha permesso di rilevare fino a 442 tipi di pesticidi differenti, riducendo al minimo le interazioni con la colonia. Così le api europee mantengono il loro ruolo di bio-indicatori della contaminazione ambientale, ma senza interventi invasivi o interruzioni nella loro normale routine.

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