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Acqua contaminata da PFAS: negli USA riguarda il 45% dei rubinetti

La probabilità di usare acqua contenente uno dei 32 forever chemicals analizzati nello studio pubblicato su Science Direct è molto elevata nei centri urbani, ma molto inferiore in campagna

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Nuovo studio dello USGS sull’acqua contaminata da PFAS

(Rinnovabili.it) – Da quasi metà (il 45%) dei rubinetti americani esce acqua contaminata da PFAS. Con una percentuale enormemente maggiore nei centri urbani rispetto alle aree rurali. Lo ha stabilito un nuovo studio condotto dallo US Geological Survey e pubblicato su Science Direct.

I ricercatori hanno ricavato questa percentuale basandosi sui dati provenienti da prelievi effettuati in 716 punti in tutti gli Stati Uniti e nel corso di più anni tra il 2016 e il 2021. Dati che sono poi stati modellati per ottenere una fotografia attendibile del panorama nazionale.

Utilizzati dagli anni ‘40, i PFAS hanno preso il nome di “forever chemicals” per la difficoltà di eliminarli. Sono stati utilizzati in un’ampia gamma di prodotti di consumo e industriali, dalle pentole antiaderenti ai tessuti resistenti alle macchie, dalle vernici alle placcature in metallo, dagli imballaggi alimentari alle schiume antincendio. Poi ci si è accorti che penetrano nell’ambiente e rientrano nella catena alimentare, provocando seri danni alla salute.

I limiti dello studio sull’acqua contaminata da PFAS

Al di là dell’elevatissimo numero di casi di acqua contaminata da Pfas, il risultato più interessante dello studio riguarda la distribuzione dei composti per- e polifluoroalchilici. Non tutte le aree sono inquinate allo stesso modo. “Quello che abbiamo letto sui PFAS è che sono ovunque”, ha affermato in un’intervista l’autrice principale dello studio, Kelly Smalling dell’USGS. Anche se si stima che dal 45% dei rubinetti degli Stati Uniti potrebbe uscire acqua contaminata da almeno un PFAS, “abbiamo anche dimostrato che ci sono enormi aree del Paese in cui i PFAS non sono stati rilevati, e credo che questa sia una buona notizia”.

Tuttavia, i risultati che premiano le aree rurali rispetto a quelle urbane possono dipendere molto dal design dello studio. Prima di tutto perché è probabilistico, ovvero usa i dati reali per esprimere la probabilità di trovare o meno PFAS in una data area. La probabilità di non rinvenire forever chemicals in città è inferiore al 25%, mentre in campagna è attorno al 75%. Non sono quindi dati reali, ma estrapolati. L’altro possibile limite dello studio è il piccolo numero di tipi di PFAS considerati: appena 32 su oltre 10mila, nonostante siano rappresentati i più diffusi.