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6 azioni per ridurre davvero le sostanze nocive della plastica

sostanze nocive della plastica
Foto di Raden Eliasar su Unsplash

Le raccomandazioni scientifiche affrontano il tema delle sostanze nocive della plastica a vari livelli

Il momento di agire è ora. Come incipit di un articolo scientifico non è molto consueto, ma per fronteggiare il problema globale delle sostanze nocive della plastica forse è tempo di cambiare anche il linguaggio. Per questo la Coalizione di scienziati per un Trattato sulla plastica efficace ha deciso di non andare per il sottile. In un lavoro pubblicato oggi mette in fila una serie di azioni urgenti per prendere di petto un settore troppo inquinante. La plastica, dicono, rappresenta una delle emergenze ambientali più critiche della nostra epoca. Le conseguenze sono drammatiche non solo per gli ecosistemi, ma anche per la salute umana. 

Nel loro articolo, i ricercatori forniscono una base scientifica e raccomandazioni strategiche per la formulazione di un trattato globale efficace che affronti l’inquinamento da sostanze chimiche derivate dalla plastica.

L’Impatto delle sostanze chimiche presenti nella plastica

Le materie plastiche non sono semplici polimeri. Contengono centinaia di sostanze chimiche aggiunte per migliorare proprietà come flessibilità, durabilità e resistenza al fuoco. Molte di queste sostanze sono estremamente pericolose. Un esempio rilevante è rappresentato da ftalati e ritardanti di fiamma bromurati, che sono stati collegati a gravi problemi di salute, inclusi disturbi endocrini, neurotossicità e aumentato rischio di cancro.

Secondo l’articolo, più di 16 mila sostanze chimiche diverse sono utilizzate nella produzione di plastica. Oltre 2.400 sono considerate di grande preoccupazione per la salute umana e ambientale. Includono sostanze chimiche persistenti, bioaccumulative e tossiche, così come inquinanti organici persistenti che si accumulano anche negli organismi viventi attraverso la catena alimentare.

I ricercatori propongono sei pilastri fondamentali per ridurre l’impatto delle sostanze chimiche plastiche a livello globale. Se implementate, le raccomandazioni darebbero vita a un trattato internazionale efficace attualmente negoziato all’ONU. 

I pilastri della lotta alle sostanze chimiche della plastica

I sei punti fondamentali per mettere fine al problema sono i seguenti.

1. Riduzione e semplificazione delle sostanze chimiche: è essenziale una regolamentazione per classi di composti pericolosi, come i bisfenoli e i ftalati, piuttosto che valutare singole sostanze. L’approccio suggerito include l’eliminazione di sostanze tossiche conosciute e la promozione della trasparenza lungo tutta la catena di approvvigionamento.

2. Progettazione sicura e sostenibile: occorre adottare principi di chimica verde e criteri di sicurezza e sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. È essenziale inoltre ridurre la produzione globale di plastica. Creare un’interfaccia tra scienza e politica permetterebbe di implementare meglio questi criteri.

3. Incentivi per il cambiamento: l’adozione di schemi di responsabilità estesa del produttore incoraggia la riduzione delle sostanze chimiche non essenziali. 

4. Approcci olistici: l’analisi del ciclo di vita (LCA) è cruciale per valutare l’impatto ambientale delle plastiche e delle loro alternative. Tuttavia, sono necessari miglioramenti nei modelli LCA e nei database per valutare accuratamente le sostanze chimiche presenti.

5. Transizioni giuste ed eque: fondamentale è coinvolgere le comunità locali, soprattutto quelle più colpite, nel processo di transizione. Occorre garantire lavoro equo e sostenibile e promuovere soluzioni basate sulla giustizia sociale e ambientale.

6. Un approccio basato sui diritti umani: spesso le azioni del settore privato impattano sulle comunità e le persone. Occorre dunque introdurre in modo vincolante il principio “chi inquina paga”.

Un appello all’azione contro l’inquinamento da plastica

L’articolo conclude con un forte appello all’azione. I governi devono impegnarsi a stabilire un trattato globale basato su evidenze scientifiche che affronti non solo l’inquinamento visibile della plastica, ma anche le insidie chimiche che esso comporta. Questo trattato deve essere ambizioso, vincolante e sostenuto da una forte cooperazione internazionale.

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