(Rinnovabili.it) – Altissimi livelli di inquinamento dell’aria a Nuova Delhi hanno scatenato le proteste dei residenti e costretto il governo a prendere misure eccezionali. La megalopoli indiana è una delle città più inquinate al mondo, ma una combinazione di fattori sta rendendo l’aria un micidiale cocktail velenoso. La lista dei “colpevoli” è lunga: le emissioni dei veicoli, le polveri prodotte dai cantieri, gli agenti inquinanti prodotti nelle regioni circostanti – soprattutto dalla combustione dei rifiuti agricoli – che le correnti stanno concentrando sulla città, i fumi tossici derivanti dagli incendi nella discarica di Bhalswa e, non ultimo, i fuochi d’artificio usati durante il frequentatissimo festival di Diwali.
Il risultato è che i livelli di polveri sottili (PM2.5) hanno superato di almeno 16 volte i limiti di sicurezza, fissati a 60. Ma la concentrazione di particelle tossiche nell’atmosfera, negli ultimi 6 giorni, è stata così alta che gli strumenti non riescono a misurarla. Per i PM2.5 si sono fermati una volta raggiunta l’incredibile quota di 999. Non è la prima volta che si registra una pessima qualità dell’aria a Nuova Delhi, tanto che lo scorso anno il governo aveva deciso, per edulcorare la drammatica situazione, di non pubblicare immediatamente i dati rilevati dalle centraline, ma di passarli prima al vaglio.
Stavolta, però, nulla si può fare per sminuire la situazione reale. Mentre la popolazione ha iniziato a protestare, le autorità di Nuova Delhi hanno definito la città una “camera a gas”. Da qui la decisione di prendere misure drastiche. Da ieri sono sospesi fino a nuovo ordine i lavori in tutti i cantieri, le scuole sono state chiuse per tre giorni, alla popolazione è stato dato il consiglio di non mettere il naso fuori di casa, è stato vietato per i prossimi 10 giorni l’uso di generatori di elettricità a diesel. Nel frattempo l’amministrazione locale provvederà a ripulire le strade e a bagnarle per tenere a terra le polveri sottili e chiuderà la vicina centrale a carbone di Badarpur, a sud-est della città.
Il Centre for Science and Environment, una Ong locale, ha affermato che la qualità dell’aria ha raggiunto il punto più basso degli ultimi 17 anni. Gli ospedali della metropoli stanno ricoverando un numero crescente di cittadini che accusano gravi problemi respiratori. L’India detiene il triste primato di malattie legate al sistema respiratorio, con un tasso di decessi pari a 159 ogni 100mila abitanti, il più alto al mondo.