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L’inquinamento dell’aria uccide 4 milioni di persone ogni anno

L'inquinamento dell'aria uccide 4 milioni di persone ogni anno

L'inquinamento dell'aria uccide 4 milioni di persone ogni anno

 

(Rinnovabili.it) – L’inquinamento dell’aria ha causato 4,2 milioni di morti premature soltanto nel 2015. Dati altissimi: tre volte di più degli incidenti stradali e più della malaria o dell’Hiv, per avere un termine di paragone. È l’analisi dell’istituto statunitense Health Effects Institute (HEI), che monitora la qualità dell’aria in tutto il pianeta e traccia un quadro a tinte fosche: ben il 92% della popolazione mondiale vive in aree in cui l’inquinamento resta su livelli molto elevati.

Lo smog si conferma così la quinta causa di decesso globale. Innumerevoli studi scientifici collegano l’esposizione ad aria insalubre all’aumento dei casi di cancro, infarto e disturbi cardiaci, oltre ovviamente a problemi cronici all’apparato respiratorio come l’asma. In parallelo al suo rapporto, l’HEI ha lanciato anche una piattaforma online, State of global air, dove verranno inseriti i dati aggiornati sui principali inquinanti a livello globale.

 

Di questi 4,2 milioni di morti premature, la metà è avvenuta in Cina e India (1,1 milioni di morti ciascuno). I due paesi più popolosi al mondo, ma anche quelli con alcuni tra i peggiori livelli di inquinamento. Secondo l’istituto autore della ricerca, mentre la Cina sta correndo in qualche modo ai ripari, l’India resta sostanzialmente ferma, senza politiche adeguate per contrastare lo smog.

Tuttavia va ricordato che il governo cinese rifiuta di ammettere l’esistenza di un legame tra inquinamento e cancro, mentre le misure messe in campo si sono rivelate fino ad ora del tutto inadeguate. Proprio negli ultimi mesi, ad esempio, Pechino e alcune delle principali città cinesi sono state ricoperte da una fitta coltre di inquinamento, la peggiore mai registrata. Mentre le autorità provano ad affrontare la questione con il blocco delle auto, dei cantieri e l’introduzione di una polizia ambientale, non sono ancora state introdotte misure efficaci per abbattere le emissioni dell’industria, da cui dipende la fetta più consistente degli inquinanti prodotti. Va ancora peggio in India, dove la capitale Nuova Delhi raggiunge livelli di particolato ultra sottile così alti che le centraline di monitoraggio non li riescono a rilevare.

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