Da martedì, tutti i mezzi con un motore diesel potrebbero essere illegali. La Corte Suprema pensa a misure drastiche per ridurre l’inquinamento a Nuova Delhi
(Rinnovabili.it) – La Corte Suprema dell’India ha acconsentito oggi ad esaminare la possibilità di vietare completamente la circolazione delle auto diesel dentro Nuova Delhi. La causa? Troppo inquinamento, che fa della capitale indiana la megalopoli più mortifera del mondo secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità. Un ufficio della Corte deciderà entro martedì prossimo se questi veicoli debbano essere del tutto banditi o se invece sarà sufficiente una restrizione alla loro circolazione nelle strade cittadine.
Sembra profilarsi con maggiore probabilità l’ipotesi di bandire tutti i camion da Nuova Delhi. Secondo uno studio dell’Indian Institute of Technology Kanpur (IIKT), infatti, più che auto mezzi privati, sarebbero gli autocarri a contribuire per la maggior parte all’inquinamento da particolato nella megalopoli. I veicoli privati coprirebbero solo il 10% del totale. Un grosso problema per Delhi sono le polveri stradali, responsabili del 35% delle pm 2,5 nell’aria. Altri grandi “colpevoli” sono le cucine domestiche, le centrali a carbone e l’industria. Le emissioni del traffico stradale contano per il 25% del totale, che diventa il 36% in inverno. I primi inquinatori, tuttavia, non sarebbero le auto quanto appunto camion, moto e motorini, responsabili del 15% delle emissioni contro il 10% delle auto.
La Corte Suprema si trova in un bel ginepraio, e ha già dichiarato che non esiste un’unica soluzione, ma è necessario aggredire il fenomeno da più fronti per disinnescare la crisi: «Questo è un problema molto grave e ci stiamo guadagnando una cattiva reputazione nel mondo perché Delhi è la città più inquinata», ha detto l’ufficio della Corte che sta lavorando al caso. Gli esperti hanno avvertito le autorità locali: dovranno tenersi pronte a un nuovo sistema di tasse per la compensazione ambientale dal momento che il contractor attuale, SMYR Consortium Ltd., si è detto in difficoltà nel prendersi la responsabilità di riscuoterla. Ora il governo di Delhi dovrà mettere a punto una piattaforma che riunisca tutte le parti interessate, e sia capace di tratteggiare politiche a breve, medio e lungo termine dopo martedì, giorno dell’importante decisione della Corte Suprema.