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Inquinamento: città del mondo sempre più invivibili

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(Rinnovabili.it) – L’inquinamento dell’aria è cresciuto dell’8% a livello globale negli ultimi cinque anni, in una escalation che mette a repentaglio la salute di miliardi di persone. Lo certificano i nuovi dati provenienti da oltre di 3.000 città compilati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

In particolare, le città del Medio Oriente, del Sud-est asiatico e del Pacifico occidentale sono quelle in cui il tasso di inquinanti nell’aria generati da trasporti, industria, cantieri edili, agricoltura e combustione di biomasse nell’ambito domestico sta crescendo con maggiore rapidità. I livelli di particelle nocive in queste aree, caratterizzate da popolazioni con redditi medi o bassi, sono tra le 5 e le 10 volte superiori alla soglia di guardia definita dall’OMS (10 μg/m3 di media annuale e 25 μg/m3 di media giornaliera per le PM2,5 – 20 μg/m3 di media annuale e 50 μg/m3 di media giornaliera per le PM10).

 

inquinamento città OMS
Zabol, la città più inquinata del mondo (The Guardian)

Nel complesso, gli esperti stimano che l’80% delle persone che vivono nelle zone urbanizzate respira inquinamento fuori della norma. Una cifra che sale al 98% delle città oltre i 100 mila abitanti nei Paesi poveri o emergenti, mentre si attesta al 56% negli Stati ad alto reddito.

L’India è patria di 4 delle 5 città più inquinate del mondo (Gwalior, Allahabad, Patna e Raipur), ma non è al primo posto. La maglia nera va a Zabol, in Iran, dove le tempeste di polvere nei mesi estivi hanno fatto schizzare i livelli di pm2,5 al picco di 217.

 

Gli effetti per la salute derivanti dall’inquinamento urbano vanno dal rischio di ictus alle malattie cardiache, cancro ai polmoni e malattie respiratorie acute. Non per niente, questo killer silenzioso è stato definito il più grave rischio ambientale per la salute: PM10 e PM2,5 causano oltre 3 milioni di morti l’anno nel mondo.

Durante l’Assemblea Mondiale della Sanità, dal 24 al 30 maggio, gli Stati membri discuteranno una road map per attenuare gli effetti negativi sulla salute dell’inquinamento atmosferico. Le linee guida per la qualità dell’aria dell’OMS indicano che, riducendo le PM10 da 70 a 20 microgrammi per metro cubo, le morti connesse all’inquinamento dell’aria potrebbero essere ridotte di circa il 15%.

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