Per salvaguardare la salute di ambiente e popolazione la Cina ha proposto un nuovo piano anti inquinamento che prevede la riduzione dei consumi di carbonio
(Rinnovabili.it) – In Cina il problema dell’inquinamento dell’aria sta interessando da mesi le principali città, costrette a piani di gestione delle emergenze che implicano lo stop alle attività lavorative e vietano alla popolazione di uscire dalle case. Per far fronte in maniera risolutiva a quello che sembra essere un problema cronico, la Repubblica popolare ha deciso di organizzare un piano che nei punti principali include limiti alla combustione del carbone e divieto di circolazione delle auto inquinanti.
Acqua, aria e suolo sono ormai compromessi dalla crescita economica incontrollata che sta causando in alcune città seri problemi alle vie respiratorie della popolazione, danneggiata da limiti di particolato nell’aria, che a Gennaio superarono di 40 volte i limiti di sicurezza imposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le città cinesi sono oggi vittime dei livelli di inquinamento tra i più alti al mondo, che hanno causato nel 2010 circa 1,2 milioni di morti premature secondo quanto contenuto nel Global Burden of Disease Study 2010 modificando le abitudini quotidiani delle persone che sono costrette ad indossare mascherine per uscire di casa e ad evitare le attività all’aria aperta.
“Il piano individua con successo la causa principale dell’inquinamento atmosferico in Cina: la struttura industriale del paese”, ha detto Ma Jun, avvocato ambientale “L’industrializzazione determina la struttura del consumo energetico. Se la Cina non aggiorna le sue industrie dipendenti dal carbone, il consumo di carbone non potrà mai essere frenato” ha specificato. “La chiave per prevenire l’inquinamento dell’aria è quello di frenare la combustione del carbone visto che la Cina brucia la metà di tutto il carbone consumato nel mondo.”
Secondo il piano le emissioni inquinanti dovrebbe ridursi del 25% nella zona di Pechino-Tianjian-Hebei, a nord, del 20 per cento nel delta del fiume Yangtze a est, e del 15 per cento nel delta del fiume Pearl nel sud rispetto ai livelli 2012 mentre in tutte le altre città i livelli di PM10 dovrebbero ridursi del 10%.
Nella capitale uno degli obiettivi principali, fissati al 2017, consiste nella messa su strada di circa 20mila nuovi veicoli ecologici mentre nel paese per i prossimi 5 anni le industrie dovranno impegnarsi a ridurre le emissioni del 30% rispetto agli odierni livelli.