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Inquinamento: in Artico è allarme “neve nera”

Una vasta parte dei ghiacci della Groenlandia è ricoperta da una polvere scura derivante da deserti e incendi

Inquinamento: in Artico è allarme

 

(Rinnovabili.it) – L’Artico sta cambiando colore. O più precisamente lo sta facendo il ghiaccio che copre l’enorme distesa della Groenlandia. A rivelarlo è Jason Box, un professore glaciologia del Geological Survey of Denmark and Greenland, che proprio in questi giorni ha terminato la sua spedizione scientifica nel Circolo Polare Artico. L’obiettivo della missione era quello di documentare lo stato di salute dei ghiacci, ma quello che ha scoperto lo ha lasciato quasi senza parole. “Quando ho scattato le foto sono rimasto impressionato nel vedere quanto territorio avesse un aspetto così buio”, ha affermato il dottor Box, spiegando di essersi imbattuto in una grande area completamente ricoperta da neve nera. Non si tratta certo di un fenomeno sconosciuto, ma lo stesso ricercatore si è detto stupito di quanto la situazione fosse peggiorata in un solo anno. Non è insolito infatti le nevi artiche inglobino parte dell’inquinamento proveniente dalle aree più industrializzate del Mondo, ma la situazione rinvenuta dal team di ricercatori guidati da Box, va oltre ad un po’ di ghiaccio sporco.

 

Nell’area esaminata, a 67 gradi latitudine nord e a 1.010 m sul livello del mare, lo strato di ghiaccio è oggi il 5.6 per cento più scuro rispetto allo scorso anno. Il motivo? Secondo il ricercatore è probabilmente dovuto ad una combinazione di tempeste di neve estive sempre più frequenti, con un incremento della polvere trasportata dal vento e della fuliggine. Il rischio più grande che si corre ora è che il trend possa dare inizio ad un ciclo di feedback a cascata legato al riscaldamento globale. Lo strato scuro infatti riduce sensibilmente l‘effetto albedo, ovvero la capacità di riflettere le radiazioni solari. Di conseguenza viene accelerato il processo di scioglimento del ghiaccio.