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Inquinamento dell’aria record per i botti del capodanno cinese

Inquinamento dell’aria record per i botti del capodanno cinese1

 

(Rinnovabili.it) – In 7 ore l’inquinamento dell’aria da pm 2.5, a Pechino, è cresciuto del 25 per cento. È uno degli effetti dei botti del capodanno cinese. Dalle 24 di oggi, infatti, inizierà l’anno della capra, e in Cina si festeggia con fuochi d’artificio a pioggia. Anche se le autorità della capitale hanno invitato la popolazione a limitarli al massimo, per non peggiorare la qualità dell’aria che si respira nella metropoli. I media di Stato hanno pubblicato nei giorni scorsi una serie di articoli sottolineando i rischi dei fuochi d’artificio. Le compagnie telefoniche hanno inviato sms ai loro utenti, con l’invito a rinunciare alla millenaria tradizione. Il quotidiano China Daily oggi riporta l’avvertimento che un uso eccessivo dei fuochi d’artificio potrebbe portare alle stelle l’inquinamento dell’aria.

 

Inquinamento dell’aria record per i botti del capodanno cinese-

 

 Niente da fare, a quanto sembra. I dati che certificano un boom del particolato annunciano una impennata nella sua concentrazione. Dai 16 microgrammi per metro cubo alle 10 di ieri mattina (le 18 locali), intorno alle 17 di ieri pomeriggio (l’una di notte in Cina) l’indice è schizzato a 407 mg/mc. I dati sono stati diffusi dall’Ambasciata statunitense in Cina.

Queste particelle, che, come dice il nome, hanno un diametro inferiore a 2,5 micron, sono considerate più dannose delle pm10 perché entrano direttamente nei polmoni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato la soglia critica ad una media di 25 microgrammi per metro cubo nelle 24 ore.

 

Inquinamento dell’aria record per i botti del capodanno cinese_

 

La chiusura delle fabbriche per le vacanze del capodanno cinese non è riuscita a ridurre la spessa nuvola di inquinamento su Pechino. I razzi lanciati per festeggiare hanno vanificato anche il calo dello smog che la mancanza di automobili nelle strade cittadine aveva favorito. E non è finita: le previsioni meteorologiche annunciano venti deboli nelle prossime ore in alcune aree del Paese, particolarmente al centro. Il continuo lancio di petardi dunque è potenzialmente in grado di accrescere ulteriormente la concentrazione di inquinanti nell’aria.

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