Inquinamento acustico e smog sono le grande piaghe che affliggono Caserta. Lo ha messo in evidenza TrenoVerde in una nuova tappa del viaggio attraverso l'Italia
(Rinnovabili.it) – Fermo a Caserta il TrenoVerde continua a darci cattive notizie sulla salute dell’aria delle città italiane. A preoccupare particolarmente è il rumore registrato anche nelle aree protette mentre i valori dello smog rispettano le medie probabilmente solo a causa delle piogge degli ultimi tempi, che hanno abbassato i livelli di inquinamento. I numeri sono arrivati dopo 72 ore di monitoraggio delle condizioni atmosferiche effettuati dal Laboratorio Mobile di Italcertifer in una delle vie del centro.
In soli due mesi infatti Caserta ha superato ben 19 volte su 35 annue consentite i limiti di legge. “Migliorare la qualità di vita e dell’aria significa prima di tutto ripartire dal trasporto pubblico. A Caserta, così come in tutta la Campania, la situazione è drammatica. Comune e Regione investano seriamente per abolire la schiavitù dell’auto privata e salvaguardare la salute dei cittadini” ha affermato Legambiente.
L’inquinamento acustico preoccupa particolarmente visto che anche nelle ore notturne, solitamente più tranquille, sono stati registrati livelli preoccupanti anche dove vista la divisione territoriale dovrebbe essere garantita maggiore tranquillità. “Secondo la zonizzazione acustica approvata dal Comune di Caserta l’ubicazione del nostro laboratorio mobile, vista anche la presenza nelle vicinanze della scuola dei Salesiani, ricade nella “Classe I – aree particolarmente protette”. Nonostante ciò, dall’esame dei dati raccolti nei tre giorni di registrazione in continuo, emerge un superamento dei limiti di legge di circa 20 e 15 decibel rispettivamente nei periodi diurno e notturno” spiega Luca Ricciardi, responsabile laboratorio qualità dell’Aria di Italcertifer.
La situazione preoccupa anche gli stessi abitanti della città sicuri che inventendo di più nel trasporto pubblico la qualità dell’aria potrebbe realmente migliorare.