(Rinnovabili.it) – Aree protette, elementi del paesaggio naturale, eco-dotti e eco-ponti o pareti e tetti verdi. Questi e molti altri sono i potenziali componenti delle infrastrutture verdi, vale a dire sistemi di controllo sostenibile che impiegano la natura per ottenere benefici ecologici, economici e sociali. Per promuovere il ricorso a queste speciali infrastrutture e far sì che il miglioramento dei processi naturali diventi parte integrante della pianificazione territoriale, la Commissione europea ha adottato oggi una nuova strategia basata sulla Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse e sulla strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020.
“La costruzione di infrastrutture verdi è spesso un buon investimento per la natura, per l’economia e per l’occupazione – , ha dichiarato Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente. – Quando sono giustificate da ragioni economiche e ambientali, dobbiamo presentare ai cittadini soluzioni che siano in sintonia e non in contrapposizione con la natura.”
La strategia varata oggi verterà sui seguenti punti:
- promuovere le infrastrutture verdi nelle politiche principali, ossia quelle in materia di agricoltura, silvicoltura, natura, acqua, ambiente marino e pesca, coesione sociale, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, trasporti, energia, prevenzione delle catastrofi e uso del suolo. Entro la fine del 2013 la Commissione metterà a punto degli orientamenti per indicare in che modo le infrastrutture verdi potranno far parte integrante di queste politiche nel periodo 2014-2020;
- migliorare la ricerca e i dati, arricchire la base di conoscenze e promuovere le tecnologie innovative a sostegno delle infrastrutture verdi;
- facilitare l’accesso ai finanziamenti per i progetti dedicati alle infrastrutture verdi – Questi progetti potranno contare su uno strumento unionale di finanziamento che la Commissione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, istituirà entro il 2014;
- sostenere i progetti di infrastrutture verdi a livello di UE – Entro la fine del 2015 la Commissione realizzerà uno studio per valutare la possibilità di sviluppare una rete di infrastrutture verdi di portata europea.
Entro la fine del 2017 la Commissione esaminerà a che punto è lo sviluppo delle infrastrutture verdi e pubblicherà una relazione che, oltre a illustrare quanto realizzato, sarà accompagnata da raccomandazioni su come muoversi negli anni a venire.