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India: inquinamento sotto controllo con l’AQI

India inquinamento sotto controllo con l’AQI.(Rinnovabili.it) – Nuove misurazioni della qualità dell’aria forniranno quotidianamente informazioni ai cittadini sull’inquinamento in India. È nato il National Air Quality Index (AQI), voluto da Prakash Javadekar, il ministro dell’Ambiente e delle Foreste dell’Unione indiana. Un nuovo metodo attraverso il quale, giorno per giorno, si classificherà la qualità dell’aria e verrà fornita una descrizione semplice per informare il grande pubblico. L’indice è stato studiato e messo a punto da un gruppo di esperti riuniti dal ministro, che si compone di medici dei principali ospedali, gruppi di ricerca e Centro per la scienza e l’ambiente (CSE). Proprio quest’ultimo partner si è complimentato con il ministero per la buona idea e per la riuscita del progetto, che permetterà adesso alle persone di monitorare con semplicità il grado di inquinamento dell’aria e le relative conseguenze sulla salute.

 

«Tutto questo permetterà ai cittadini di prendere le dovute precauzioni in quei giorni in cui la qualità dell’aria è particolarmente bassa – ha dichiarato l’organizzazione – Da oggi un numero, un colore e una descrizione aiuteranno la gente a capire cosa sta respirando».

Secondo il direttore esecutivo del CSE, «questo indice è utile a decrittare complessi dati sulla qualità dell’aria, aiuta a promuovere la consapevolezza del pubblico e potrà servire come strumento di pressione per un controllo dell’inquinamento nelle città più deciso e finalmente effettivo».

L’importante è che funzioni meglio del suo omologo cinese, preso in castagna da una ricerca britannica qualche anno fa: diffondeva dati farlocchi cosicché il governo potesse dare ai cittadini informazioni rassicuranti.

 

D’ora in poi, l’allerta del governo sui rischi per la salute verrà diffusa basandosi sulle rilevazioni dell’Air Quality Index. Le possibili conseguenze per ciascuna fascia di pericolosità saranno indicate separatamente, in modo da mettere in campana le categorie più deboli della popolazione: ad esempio gli anziani, i bambini e chi è già predisposto o affetto da malattie cardiache o problemi respiratori. Verranno naturalmente mappate anche le possibili ripercussioni sul pubblico più generico in caso di giornate particolarmente pesanti. L’indice verrà utilizzato, in prima istanza, dalle città con oltre un milione di abitanti. Poi, in un secondo momento, si estenderà alle altre.

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