Il nuovo indice per il monitoraggio della qualità dell’aria aiuterà il pubblico a interpretare meglio i dati sull'inquinamento
«Tutto questo permetterà ai cittadini di prendere le dovute precauzioni in quei giorni in cui la qualità dell’aria è particolarmente bassa – ha dichiarato l’organizzazione – Da oggi un numero, un colore e una descrizione aiuteranno la gente a capire cosa sta respirando».
Secondo il direttore esecutivo del CSE, «questo indice è utile a decrittare complessi dati sulla qualità dell’aria, aiuta a promuovere la consapevolezza del pubblico e potrà servire come strumento di pressione per un controllo dell’inquinamento nelle città più deciso e finalmente effettivo».
L’importante è che funzioni meglio del suo omologo cinese, preso in castagna da una ricerca britannica qualche anno fa: diffondeva dati farlocchi cosicché il governo potesse dare ai cittadini informazioni rassicuranti.
D’ora in poi, l’allerta del governo sui rischi per la salute verrà diffusa basandosi sulle rilevazioni dell’Air Quality Index. Le possibili conseguenze per ciascuna fascia di pericolosità saranno indicate separatamente, in modo da mettere in campana le categorie più deboli della popolazione: ad esempio gli anziani, i bambini e chi è già predisposto o affetto da malattie cardiache o problemi respiratori. Verranno naturalmente mappate anche le possibili ripercussioni sul pubblico più generico in caso di giornate particolarmente pesanti. L’indice verrà utilizzato, in prima istanza, dalle città con oltre un milione di abitanti. Poi, in un secondo momento, si estenderà alle altre.