Questi sono i risultati di un nuovo studio dell’Air Monitoring Center, che ha esaminato gli effetti sull’agricoltura provocate dalle elevate concentrazioni di ozono a livello del suolo. Componente principale dello smog, questo elemento a livello del suolo può causare seri danni alla vegetazione. Ad oggi tuttavia non esistono ancora standard di qualità dell’aria in India progettati per proteggere l’agricoltura dagli effetti di queste emissioni.
Secondo il nuovo studio, pubblicato nella rivista scientifica Geophysical Research Letters, questo gas, solo nel 2005, ha danneggiato ben 6,7 milioni di tonnellate di grano, riso, soia e cotone a livello nazionale. Coltivazioni che avrebbero potuto nutrire 94 milioni di persone, circa un terzo dei poveri del Paese, secondo Sachin Ghude, scienziato atmosferico dell’Indian Institute of Tropical Meteorology (IITM) a Pune, e autore principale del nuovo studio.
Secondo Ghude il documento è il primo ad aver quantificato i danni provocati dallo smog sulle principali colture della nazione e dovrebbe essere da stimolo per i politici indiani nell’elaborare nuovi standard per l’inquinamento. “La quantità di frumento e riso persi mi hanno sorpreso”, ha commentato Veerabhadran Ramanathan, co-autore e scienziato dello Scripps Institution of Oceanography, presso l’Università della California a San Diego, fornendo anche qualche dato economico: i danni alle colture hanno determinato una perdita economica pari a 1,29 miliardi dollari, quasi totalmente a carico delle coltivazioni di riso e grano.