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In Norvegia la “mega-trappola” per la CO2

Il Primo Ministro Stoltenberg: "Oggi inauguriamo il più grande e più avanzato laboratorio al mondo per la sperimentazione delle tecnologie di cattura del carbonio”

(Rinnovabili.it) – E’ stato inaugurato ieri, in Norvegia, quello che la nazione stessa non esita a definire il più grande impianto sperimentale mai realizzato al mondo per la cattura e il sequestro delle CO2 industriale. La centrale, che fungerà da vero e proprio laboratorio di CCS, è situata accanto ad una raffineria di petrolio sulla costa norvegese occidentale ed è stata finanziata dal governo centrale con 5,8 milioni di corone, circa 78 milioni di euro.

“Dobbiamo trovare un modo per conciliare la necessità energetica con quella climatica”, ha commentato il primo ministro Jens Stoltenberg durante la cerimonia di inaugurazione. “La tecnologia del Carbon Capture and Storage è la chiave” dal momento che “può fornire fino al 20 per cento delle riduzioni emissive necessarie entro il 2050”.

Il Technology Centre Mongstad, questo il nome dello speciale laboratorio, avrà il compito di testare due differenti metodologie di CCS brevettate, rispettivamente, dalla società francese Alstom e dalla norvegese Aker Solutions, una basata sulla ammina e l’altra sull’utilizzo di solvente all’ammoniaca refrigerata. L’impianto dispone di due sistemi di cattura del carbonio, con una capacità combinata di processare ben 100mila tonnellate di anidride carbonica l’anno. Un valore considerevole che rende sì la centrale una struttura da guinnes dei primati, ma che impallidisce se rapportato alle quantità di biossido di carbonio emesse dalla raffineria annualmente: quasi dieci volte la capacità di sequestro del Technology Centre Mongstad.

In realtà la struttura testerà non solo i fumi della centrale di raffinazione, ma anche quelli provenienti da un impianto di cogenerazione 280 MW, che differiscono tra loro per percentuali di CO2 presente. Il Commissario per l’energia dell’Unione europea Guenther Oettinger ha applaudito gli sforzi della Norvegia, compiuti in un momento in cui altri progetti dimostrativi del CCS sono stati bloccati a causa di una mancanza di investimenti. “Si tratta di tappa importante nell’impegno europeo dedicato allo sviluppo delle tecnologie di CCS. La centrale fornirà un nuovo slancio al dialogo su questo tema”.

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